La recensione su Masquerade

di AndreaVenuti

7 stelle

Masquerade è un film sud-coreano del 2012 diretto da Choo Chang-min (classe 1966), regista molto celebre in patria; il film oltre ad aver sbancato i botteghini, ha ottenuto molti riconoscimenti importanti tra cui ben 15° Grand Bell award.

Il regista è noto anche nel nostro paese, per aver vinto sempre nel 2012 la 10° edizione del Florence Korean Film Fest con il toccante Late Blossom.

Sinossi: Gwang-hae (Lee Byung-hun) ,15° Re della distaia Chosun, teme per la sua incolumità per questo motivo incarica il suo fidato consigliere Heo Gyun (Ryoo Seung-ryong) di trovare un sosia che possa sostiturilo al trono con l'obiettivo di smascherare i traditori....

Masquerade un dramma in costume molto raffinato e curato nella messa in scena, il regista inoltre si è occupato di revisionare la sceneggiatura realizzata da Hwang Jo-yoon (sceneggiatore di Old Boy), infatti il suo più grande merito è stato quello di calibrare alla perfezione drammaticità e commedia.

Il regista ha dichiarato come l'elemento umoristico sia molto importante per il suo cinema, e lo si capisce chiaramente in questo film dal momento che si passa da espedienti comici più classici (commedia degli equovici) fino ad arrivare ad elementi che richiamano la commedia scatologica.

Inoltre il film riesce, se pur in maniera molto semplicistica, a far riflettere lo spettatore su cosa sia e dovrebbe essere la politica:

«è una questione di compromessi, è questa la politica» segretario Heo Gyun.

Da un punto di vista tecnico l'autore coreano opta per uno stile elegante e sobrio evitando virtuosismi (la macchina da presa si muove molto lentamente e non si riesce a percepire), prevalgono invece molti campi totali e lunghi (tipici del genere); visivamente pur non essendo al livello dei grandi maestri (Zhang Yimou) Choo Chang-min riesce a regalarci una serie di inquadrature di livello, dei veri e propri quadri pittorici