Trama
In una regione della Spagna un marchese governa sulle sue terre con dispotismo, affamando le genti su cui governa e riducendole in miseria con esose richieste di tasse e balzelli. Pur essendo determinato a sposare, non amandola, la figlia di un ricco possidente per sanare i suoi debiti e la sua smodata fame di denaro, si innamora di una giovane ballerina zingara (Leni Riefensthal) e, dopo averla ingannata sulla sua vera natura, è deciso a farne la sua concubina, costringedola a maritare un pastore che dovrebbe fare da copertura. Ma le cose prenderanno una piega diversa.
Note
Ultima pellicola di fiction della controversa regista tedesca, girata negli anni della guerra e terminata nel 1954 quando vennero restituiti alla regista, più volte accusata di filonazismo, i negativi sottratteli dalle truppe francesi.
Presentato fuori concorso al settimo Festival di Cannes, grazie all'amicizia della Riefensthal con Jean Cocteau, che quell'anno presiedeva la giuria, venne ritenuto un'allegoria contro la dittatura e un implicito atto d'accusa contro il nazismo, e venne usato per dimostrare l'ostilità della regista agli ideali nazisti.
Tuttavia il documentario girato nel 1982 dalla regista tedesca Nina Gladitz, Zeit des Schweigens und der Dunkelheit (Tempo del silenzio e della tenebra), dimostrò come le Riefenstahl utilizzò consapevolmente come comparse bambini rom detenuti nei campi di concentramento, ottenuti mediante contratto dal governo nazista: restituiti poi alla prigionia i bambini vennero deportati ad Auschwitz e in altri campi di sterminio, dove trovarono quasi tutti la morte.
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