Regia di George Miller vedi scheda film
Si può non aver ancora parlato di questo gioiellino? Miller torna nella sua Australia, quella fatta di sabbia, metallo, motori rombanti e violenza ma non la violenza fine a se stessa ma quella derivante da l'unico istinto rimanente all'uomo: la sopravvivenza. Le lamentele principali sul film sono verso la scarsa presenza e centralità di Max nel film e vorrei ricordare, seppur un film andrebbe giudicato nella sua unicità, che nei precedenti capitoli Max è sempre stato un fantasma, un testimone degli eventi, colui che la gente si ricorderà per il suo buon animo.
Parola stra abusata che ormai viene lanciata a sproposito e che per me ha perso ormai ogni significato: "americanata", ma signori cos'è un'americanata? se c'è già più di un'esplosione lo diventa, se si sparano lo diventa. se il film è un minimo schizzato lo diventa e mo basta. Ma qui non si tratta di azione botte e sangue buttati nel mucchio a caso si tratta di calibrare ogni singola mazzata nel modo più esatto e coreografato possibile, vi rendete conto che ogni azione per quanto veloce o spezzetata nel montaggio si riesce a seguire senza perdere il filo e riuscendo a capire perfettamente dove si trovino esattamente i personaggi?
Ma è mai possibile che bisogna fermarsi di fronte a certe piccolezze? mi vien da pensare che Romero c'ha sempre più ragione, ricordate "la terra dei morti viventi"? ecco ormai lo spettatore medio è come uno zombie di quel film, imbambolato davanti ai fuochi d'artificio (gli effetti speciali, le botte, ciò che è altamente spettacolare a livello visivo) ma senza la presa di coscienza.
E così ci si ferma senza notare ciò che rende grande il film partendo dal fatto , se qualcuno si è accorto, che per tutto il film per rendere più aplificato il senso di pazzia e di schizzofrenia del mondo di Mad Max ci sono delle accelerazioni tipiche di un cinema anni 80 soprattutto nei film di corse in macchine per far sembrare che le auto accelerino a tutta velocità.
Si potrebbe parlare veramente a lungo di questo film ma non ne ho voglia, ovviamente Charlize Theron è enorme la testata con annesa "soffiata" verso la fine del film contro un figlio di guerra come affermazione del suo essere me lo ricorderò per sempre, le coreografie sono spaziali gli incidenti (tutti veri per dio!) pure.
E mo basta me lo dico anch'io non c'è altro da aggiungere è un film da pigliarlo in blu ray spiattellarlo sul televisore più grande di casa vostra e goderne le 2 ore di pura fantasia visiva e linguaggio del corpo e delle azioni che dicono più di quanto le parole possano fare. Se poi ci si lamenta ancora, beh arriverò a casa vostra e vi accorgerete che sara troppo tardi quando ormai avrò urlato: "Ammiratemi"!
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