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Pizza Connection

Regia di Damiano Damiani vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Pizza Connection

di mmciak
8 stelle

"Pizza Connection" diretto nel 1985 da Damiano Damiani,
devo dire che è splendido.

La storia racconta che Mario ha una pizzeria a New York e
fa il killer per la mafia.

Torna in Sicilia con l'incarico di eliminare un alto magistrato
e ritrova il fratello Michele, a cui vuole molto bene.

Quest'ultimo è un bravo ragazzo: rimasto senza lavoro per
la sua onestà e innamorato,ricambiato, di una quindicenne.

Il Film prodotto da Mario e Vittorio Cecchi Gori,
rappresenta l'ennesimo lavoro di un grande regista
del nostro Cinema come Damiano Damiani,
che ci narra un argomento che non è
la prima volta che lo affronta,come la mafia,
e questa volta colpisce l'obbiettivo.

Il regista costruisce bene la realtà dei bassifondi
siciliani, e per come si vive nella assenza dello stato,
tra droga e prostituzione, e realizza una messa
in scena realistica e equilibrata,narrandoci la storia
di due fratelli,uno che fa il killer per un organizzazione
mafiosa pieno di soldi e l'altro un disoccupato,
ma di principi morali,e tra loro ci sarà fino alla
fine una sorta di amore-odio,per questa diversità,
e quest'ultimo sarà costretto a fare una cosa contro
i suoi principi, per amore di una ragazzina che vuol
salvare dal fango familiare della prostituzione.

Insomma Damiani imposta il tutto verso questo
conflitto tra fratelli molto diversi tra loro, e si scontrano
contro la realtà siciliana, con un complesso che cresce
andando avanti coinvolgendoti a dovere,e riesce
a farti riflettere per come descrive la corruzione
che ci sono a palazzo di giustizia, con lo specchio
del nostro paese e dell'oggi.

Poi non c'è un Attore fuori posto, ma bisogna
dire che il regista utilizza la bravura immensa
di Michele Placido,in una delle sue migliori
interpretazioni e in stato smagliante,nel ruolo
di Mario,il killer della mafia che ha un carattere
duro,e vuole insegnare al fratello a essere
come lui,interpretato da Mark Chase.

Un altro personaggio che rimane impresso è
Cecilia,interpretato dall'allora esordiente
Simona Cavallari che è molto intensa,
soprattutto a livello gestuale, e la madre
interpretata dalla strepitosa Ida Di Benedetto.

Il regista,autore del soggetto e sceneggiatura,
si focalizza per come ci siano le talpe dovunque
e una parte della polizia sia collusa con la mafia,
e terribilmente vede lontano perché in qualche modo anticipa
di 6 anni l'attentato a Giovanni Falcone del 1992.

Da segnalare la buona direzione degli Attori,
dove figurano anche:
Massimo De Francovich, Renato Mori, Domenico Gennaro,
Francesco Sciacca, Adriana Russo, Tony Sperandeo,
Massimo Liti, Leonida Marchese, Leonardo Marino,
Luigi Nicolosi, Marcello Perracchio, Maria Denaro,
Luigi Maria Burruano e Pierluigi Capone.

Invece nel reparto tecnico la bella
Fotografia di Sebastiano Celeste,
le tese musiche di Carlo Savina
e le scenografie di Umberto Turco,
per una efficace messa in scena.

In conclusione un Film, che senza esagerare
lo considero tra i migliori realizzati sulla
mafia, sfiorando il Capolavoro,
perché Damiani colpisce il bersaglio
per un lungometraggio potente e massiccio,
ed è farti capace di riflettere per come descrive
le collusioni e le talpe, e anticipa di 6 Anni
l'attentato di Falcone,con la metafora di
narrare la storia di due fratelli in conflitto,
fino all'epilogo amaro e tragico del finale.

Il mio voto: 8.

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