Mario ha una pizzeria a New York e fa il killer per la mafia. Torna in Sicilia con l'incarico di eliminare un alto magistrato e ritrova il fratello Michele, a cui vuole molto bene. Quest'ultimo è un bravo ragazzo: rimasto senza lavoro per la sua onestà e innamorato di una quindicenne costretta a prostituirsi, chiede a Mario i soldi per "riscattarla". In cambio, Mario vuole però essere aiutato a portare a termine l'esecuzione. Farraginoso e melodrammatico: non un film denuncia, ma un susseguirsi di luoghi comuni.
Damiano Damiani ricicla al cinema il suo grande successo TV “La piovra”, riproponendone grosso modo temi, struttura e attore principale (Placido) del suddetto sceneggiato. Il risultato è un film godibile e realizzato con cura, ma anche dispersivo e irrisolto. VOTO: 5
Molto meglio di quella sceneggiata mediocre de La Piovra. Qui nonostante il cast e la troupe siano rimasti invariati, il film migliora notevolmente a partire dalla recitazione al ritmo e ai dialoghi.
Nel 1985 Damiano Damiani era ormai un ex brillante regista di cinema passato con straordinario successo di pubblico alle fiction tv. Sua era infatti la firma in calce a “La piovra”, sceneggiato uscito nel 1984 e divenuto in brevissimo tempo un vero e proprio fenomeno televisivo, non solo del momento ma forse addirittua dell'intero decennio. E proprio sulla scia di tale successo… leggi tutto
"Pizza Connection" diretto nel 1985 da Damiano Damiani, devo dire che è splendido. La storia racconta che Mario ha una pizzeria a New York e fa il killer per la mafia. Torna in Sicilia con l'incarico di eliminare un alto magistrato e ritrova il fratello Michele, a cui vuole molto bene. Quest'ultimo è un bravo ragazzo: rimasto senza lavoro per la sua onestà… leggi tutto
Tornato dagli Stati Uniti, Mario (Michele Placido) arriva nella sua Palermo e riabbraccia la famiglia. Si rivelerà un mafioso, tornato in Sicilia per assassinare un magistrato; ma il rapporto difficile con un fratello onesto e di cuore buono gli comporterà enormi difficoltà… Damiano Damiani è lontano dai film-denuncia che gli hanno dato la fama. Qui si limita ad un insieme di luoghi… leggi tutto
Nel 1985 Damiano Damiani era ormai un ex brillante regista di cinema passato con straordinario successo di pubblico alle fiction tv. Sua era infatti la firma in calce a “La piovra”, sceneggiato uscito nel 1984 e divenuto in brevissimo tempo un vero e proprio fenomeno televisivo, non solo del momento ma forse addirittua dell'intero decennio. E proprio sulla scia di tale successo…
Forte del clamoroso successo ottenuto con la serie televisiva de LA PIOVRA, Damiano Damiani batte il ferro finché è caldo e ne realizza una sorta di versione cinematografica, sfruttandone in parte anche il medesimo cast, anche se con notevoli varianti a livello di sceneggiatura. Visto moltissimi anni fa, ne rimasi molto colpito, non sapendo però dell'esistenza di una…
Un gran bel film di mafia, per quanto risentisse di una matrice artigianal commerciale da tv, come da prassi negli sventurati anni ’80. Il realismo e la freschezza sono illuminanti, nella loro verità tragica.
Il protagonista è il fratelli minore di Placido, ben interpretato da uno sconosciuto Mark Chase: indignato, genuino, non si piega all’orrore. Non vuole uccidere…
Un attentato mafioso ai danni di un Procuratore della Repubblica in una Sicilia tormentata dalla piaga della criminalità organizzata.
Per evitare che la narrazione del film diventi un documentario, il regista Damiani imbastisce una storia d’amore e mette a confronto tra loro due fratelli.
Uno killer, spietato e senza scrupoli, l’altro ligio al dovere e…
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Damiano Damiani ricicla al cinema il suo grande successo TV “La piovra”, riproponendone grosso modo temi, struttura e attore principale (Placido) del suddetto sceneggiato. Il risultato è un film godibile e realizzato con cura, ma anche dispersivo e irrisolto. VOTO: 5
leggi la recensione completa di marcopolo30Molto meglio di quella sceneggiata mediocre de La Piovra. Qui nonostante il cast e la troupe siano rimasti invariati, il film migliora notevolmente a partire dalla recitazione al ritmo e ai dialoghi.
commento di XANDER