Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
Damiani coglie l'occasione del grande successo televisivo della fiction La piovra e ripropone Placido e la mafia al cinema: il risultato è modesto, ma non disprezzabile. Innanzitutto si chiarisce: Pizza connection non c'entra nulla con le vicende del commissario Cattani (che era proprio Placido, nei panni dell'eroe buono, mentre qui è in quelli dell'assassino mafioso) ed anche come realizzazione il film si distacca nettamente dal classico impianto televisivo (carenze di luci, attori, trama, etc.). Ma in fin dei conti si tratta di un lavoro abbastanza convenzionale e, nonostante la discreta complessità della trama, non molto brillante o originale. Fra gli interpreti anche Sperandeo, in uno dei suoi mille ruoli in film di mafia; scritto dal regista insieme a Laura Toscano e Franco Marotta. 5/10.
Mario è un killer italoamericano; riceve istruzione da un boss di uccidere un procuratore che, in Sicilia, gli sta mettendo i bastoni fra le ruote. Mario torna in patria dopo tanti anni, riabbraccia la famiglia e si mette al 'lavoro'; inizialmente pare che riesca a farsi aiutare dal fratello Michele, innamorato di una ragazzina prostituta e bisognoso di denaro facile per fuggire con lei. Ma l'onestà di Michele rischia di mandare all'aria l'attentato al procuratore...
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