Regia di Danny Boyle vedi scheda film
Ok parliamo di questo thriller inaspettato non tanto per la messa in scena che può ricordare inception (il protagonista che ripercorre ricordi reali e non reali) ma nei contenuti. Se nel film di Nolan faticosamente si tirano fuori concetti concreti qui in "Trance" Danny Boyle riesce a creare un film su ribaltamenti dei ruoli facendoci affezionare a personaggi e poi a farceli disprezzare dando così ragione a ciò che diceva "l'antagonista" (grande Vincent Cassel) cioè che siamo tutti avidi e il film lo dimostra alla grande. Antagonista tra virgolette perchè in fondo Frank e la sua banda non sono tanto peggiori di Simon (James McAvoy) SPOILERONE che si rivelerà un violento e assassino; poi il film è anche da ricordare per la regia volutamente pacata con inquadrature sbollate e montaggi alternati così da farci entrare maggiormente nella logica ricordo/non ricordo, poi il regista ci regala un paio di scene di nudo integrale dimostrando di fregarsene dell'inevitabile VM e questo vuol dire essere un regista che non si piega a produttori col fiato sul collo ma fà ciò che vuole anche se vuol dire sacrificare una fetta di pubblico. In molti lo hanno snobbato io invece dico che di film così di questi tempi raramente se ne vedono e un regista che riesce a portarmi fuori il fatto che inevitabilmente in ognuno di noi ci sia un lato marcio e oscuro (perchè alla fine anche la Dawson usa il protagonista per fargli rubare il quadro e tenendoselo alla fine "siamo tutti avidi") riuscendo a mettere insieme una storia apparentemente come tante altre non può che essere un grande regista e un grande film. Da vedere assolutamente e ribadisco che riesce a fare ciò che Nolan non ha fatto con 200 milioni in più. tiè!
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