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Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo

Regia di Mamoru Hosoda vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo

di AndreaVenuti
9 stelle

Wolf Children-Ame e Yuki i bambini lupo  è un film d'animazione giapponese del 2012, scritto, ideato e diretto da Mamoru Hosoda. Il film è co-prodotto dal celebre studio Madhouse ed Studio Chizu (fondato dallo stesso Hosoda per la realizzazione di questo film).

 

Sinossi: Nella moderna Tokyo la giovane studentessa universitaria Hana s'innamora di un misterioso ragazzo che scopriremo essere un uomo-lupo, l'ultimo della sua specie. La giovane, nonostante la vera natura dell'uomo lo accetta senza problemi mettendosi insieme a lui; la coppia metterà al mondo due bimbi ed inizieranno le prime grosse difficoltà dal momento che nessuno è a conoscenza dell'esistenza dell'uomo lupo...

Locandina internazionale

Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo (2012): Locandina internazionale

Mamoru Hosoda dopo un bel po' di gavetta presso la Toei animation, passando per le disavventure presso il famigerato Studio Ghibli, è riuscito ad imporsi presso lo Studio Madhouse come uno degli autori più talentuosi del moderno cinema d'animazione e Wolf Children rappresenta (fino a quel momento) l'apice della sua poetica, realizzando un film tanto semplice quanto stratificato ma come scrivo spesso andiamo con ordine.

 

L'opera di Hosoda dopo una rapida voice-over che ci introduce all'interno del racconto, ci racconta dell'incontro tra Hana ed un misterioso ragazzo. Qui troviamo subito il primo aspetto interessante del film; il regista mette in scena una storia d'amore delicata, romantica e per nulla mielosa al cui interno troviamo una fortissima critica verso la società giapponese ma per estensione mondiale, ossia la paura del diverso.

Il misterioso ragazzo è un uomo-lupo, ultimo della sua specie, da sempre ha vissuto nell'ombra nascondendo la sua vera natura poichè consapevole che non sarebbe mai stato accettato dalla società giapponese.

Come già visto per La ragazza che saltava nel tempo (//www.filmtv.it/film/41755/la-ragazza-che-saltava-nel-tempo/recensioni/859776/#rfr:film-41755) oppure Summer Wars //www.filmtv.it/film/40862/summer-wars/recensioni/861891/#rfr:film-40862) Hosoda utilizza un immaginario fantastico per dare risalto al mondo reale, in questo caso soffermandosi su un aspetto importante ed attuale.

Rimanendo ancora su questa tematica  [SPOILER..............] risulta molto brutale la rapresentazione della scomparsa dell'uomo lupo, morto nell'indifferenza più totale e letteralmente buttato via da due netturbini in una piovosa e scura serata di primavera.

scena

Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo (2012): scena

Dopo l'inziale storia d'amore, la narrazione si focalizza sulla vita di tutti i giorni della giovane Hana costretta dalle circostanze a crescere da sola due bimbi molto particolari. Hosoda è riuscito a trasformare diverse sequenze di slince of life in interessantissimi spunti di riflessione; per prima cosa si evince la volontà dell'autore di evidenziare l'importanza della famiglia e soprattutto del concetto di comunità attraverso il quale è possibile superare diverse avversità.

Il film è anche un racconto di formazione in cui assistiamo alla crescita di questi due ragazzini che prenderanno strade diametralmente opposte; Hosoda fin dagli esordi della sua carriera (mi riferisco al suo lavoro sul franchising dei Digimon) si è sempre contraddistinto per prestare la massima attenzione al percorso di crescita dei più piccoli e anche in questo caso non si tira indietro come dimostrano le psicologie dei due bimbi ben desscritte. Tutto ciò mantenedo sempre un buon ritmo,cattuarando l'attenzione dello spetattore o tramite scenette divertenti alternate appunto a sequenze più complesse.

Il film presenta anche una certa filosofica ambientalista ed animalista cercando di far capire a tutti l'importanza della natura e del suo ecosistema.

scena

Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo (2012): scena

Da un punto di vista tecnico il film è superlativo; Hosoda mette in campo una regia diversificata e molto curata privilegiando campi totali e lunghi in cui si esalta la bellezza della montagna, non mancano però guizzi degni di nota, e nello specifico meritano di essere citate alcune sequenze particolari come:

1) La lunga e angosciosa soggettiva su Ame che rischia di affogare tra le acque gelide della montagna

2) Piano sequenza con carrellata orrizontale all'interno della scuola elementare che ci mostra il differente approccio dei due bimbi alla carriera scolastica e per estensione alla vita

3) Due sequenze oniriche in cui la giovane Hana, almeno in sogno, si ricongiunge con il suo amato marito; qui Hosoda opta per uno stile minimalista, elegante e molto poetico.

scena

Wolf Children - Ame e Yuki i bambini lupo (2012): scena

Poesia animata per nulla pedante o noisa nonostante la semplciità della storia, da non perdere

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