Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Siamo ancora nella magia del cinema di Scola, ai tempi meravigliosi dove le scelte, anche temerarie contavano e valevano come sfide riuscite ed apprezzabili. Una scelta coraggiosa attraverso una inverosimile scelta sia estetica che di trama. Grazie ad una coproduzione l'operazione ha potuto prendere il volo,ed rimasta nei termini di un cinema di autore che però non compromette o restringe il discorso cinematografico in genere. Per certi versi mi ha richiamato il cinema di Truffaut ed in particolar modo Adele H., per l' ossessione malata che travolge la protagonista. Tratta dal romanzo Fosca di Igino Ugo Tarchetti, da cui è stata tratto anche un film Tv ben fatto, e con intenti quasi paralleli alla rappresentazione cinematografica. Sceneggiatura con Maccari dello stesso regista, che fa questa scommessa quasi insostenibile, ma che arriva al bersaglio rinunciando anche ad un forma facile,e restando sul campo dell'ostico, la bruttezza, la malattia il ribrezzo, un gioco originale e una rappresentazione che sa di vera sfida al cinema stesso, ma che si fondo bene con il mezzo messo a disposizione.
Una trama non facile a rappresentare, ma che Scola ha saputo fare nella maniera più cinematograficamente possibile.
Trovajoli lavora davvero di fino
Una regia esemplare ed innovativa, tenendo conto di una drammaturgia classica
Coraggiosa, ruolo chem la condizionerà non poco, come successe a Daniela Rocca cvon Divorzio all'Italiana
Perfetto fisiocamente e va avanti con il discorso del suo personaggio al meglio
Il contraltare del paragone, una bella dimostrazione di professionalità in un monmento di peeno succeso di altro genere.
Nle ruolo del colonnello ottima prova
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