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Il mio migliore incubo!

Regia di Anne Fontaine vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il mio migliore incubo!

di claudio1959
6 stelle

Finalmente la grande Isabelle Huppert, dopo tanti ruoli drammatici, libera il suo spirito di raffinata commediante in Il mio migliore incubo!.

Isabelle Huppert

Greta (2018): Isabelle Huppert

Il mio migliore incubo! Francia - Belgio 2011 la trama: Agathe dirige una prestigiosa galleria d’arte è sposata con François un editore affermato. I due in apparenza sembrano la classica coppia agiata perfetta, hanno un figlio adolescente e conducono una vita tranquilla nel lusso. Improvvisamente a turbare questa calma apparente arriva nella loro vita Patrick che ha un figlio adolescente anche lui , uomo rozzo ed insolente, lo assumono per lavori di ristrutturazione nel loro appartamento, però François conoscerà Julie una biondina timida che porterà lo scompiglio nel ménage familiare. La recensione: Commedia molto gradevole ben diretta da Anne Fontaine, conosciuta dal grande pubblico soprattutto per aver diretto “Coco avant Chanel - L'amore prima del mito” del 2009. I protagonisti sono i classici poli opposti, che alla fine si attraggono Isabelle Huppert è Agathe, il suo opposto l’ottimo interprete Benoît Poelvoorde che è Patrick, attore in crescita da me ammirato nel 2010 in “Emotivi anonimi” ed in un piccolo gioiello “Saint Amour” del 2016, in coppia con Gérard Depardieu. I due attori sono fantastici nell’interpretare la classica coppia che si scontra, la borghese erudita e saccente snob ed Il proletario cafone ed ignorante, che alla lontana ricorda il nostro mitico Vittorio Gassman ne “Il sorpasso” l’iconico film di Dino Risi. Un film sulla lotta di classe descritta in modo realistico ed umoristico, con dialoghi al vetriolo, recitati con grande classe. Attorno ai due meravigliosi protagonisti ruotano in modo armonico la deliziosa Virginie Efira, che è Julie la giovin donna, che risveglierà in François, il grande André Dussollier gli appetiti sessuali ormai sopiti nel rapporto freddo con Agathe, alla fine la ragazza gli darà la gioia di un bebè in arrivo, questo attore di gran livello me lo ricordo con piacere in un film da me molto amato “Il bel matrimonio” di Éric Rohmer del 1982, perché il bel cinema risveglia nello spettatore i ricordi di film amati e sedimentati nell’animo. Il film per concludere è una commedia gradevole e scoppiettante, ironica e non risaputa, ma fresca ed originale, grazie alla capacità di Anne Fontaine, che amalga al meglio una buona sceneggiatura e sfrutta al meglio nel ruolo di commediante simpatica Isabelle Huppert, vista in tanti ruoli drammatici,innanzi tutto con Claude Chabrol. Il film è fintamente provocatorio, nella realtà una farsa, una pochade raffinata e non di grana grossa, il linguaggio triviale di Patrick non è un peso per il film, ma il vero valore aggiunto, che da sostanza e leggerezza alla storia, un film non certamente indimenticabile, ma solido e con un bel finale che induce alla speranza ed alla positività e di questi tempi, ne abbiamo tutti un disperato bisogno voto 7 Personaggi e interpreti Isabelle Huppert: Agathe Benoît Poelvoorde: Patrick André Dussollier: François Virginie Efira: Julie Corentin Devroey: Tony Donatien Suner: Adrien Aurélien Recoing: Thierry Éric Berger: Sébastien Bruno Podalydés: Marc-Henri François Miquelis: psicologa Jean-Luc Couchard: Milou Émilie Gavois Khan: Sylvie Hiroshi Sugimoto: Sugimoto Philippe Magnan: preside Samir Guesmi: ispettore dei servizi sociali Serge Boutleroff: Josef, lo scenografo Arielle D'Ydewalle: ballerina del lavaggio d'auto

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