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Giustizia a Oak Hill

Regia di Craig R. Baxley vedi scheda film

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La recensione su Giustizia a Oak Hill

di marcopolo30
2 stelle

Western privo di inventiva alcuna, ingiustificatamente violento e 'ucciso' poi definitivamente dal regista Craig Redding Baxley con ostinate e inspiegabili riprese in primo e primissimo piano. Da evitare.

Craig R. Baxley, Ronald M. Cohen e Dennis Shryac sono tre nomi che forse ai più non diranno niente. Vi vengo in ausilio: il primo è il regista, gli altri due sono gli sceneggiatori di questo stantio western gravemente fuori tempo massimo. Che nel 2008 a qualcuno venga in mente di scrivere e girare un western sta benissimo, non fraintendetemi, ma se decidi di prendere in mano un genere ormai centenario, qualche idea nuova dovrai pure averla, altrimenti che senso ha? Qui ci si è invece limitati a ripetere una storia già vista mille volte, con agricoltori/allevatori stanziali nei panni dei buoni, e spietati affaristi e mercenari in quelli dei cattivi. I primi non vogliono saperne di far spazio ai secondi, questi non ci pensano due volte prima di ricorrere alle maniere forti. Peccato per i cattivi che nelle fila dei buoni si nasconda un pistolero infallibile. Questa la trama, detto in altre parole: l'ABC del cinema western. Passiamo alla realizzazione. Baxley, regista di action-movies attivo dagli anni '80, dimostra qui di non averne mai visto uno di film western, perché persino i muri delle sale cinematografiche sanno che uno dei caratteri distintivi e punti di forza di tale cinema risiede nei campi lunghi, mentre la macchina da presa di Baxley resta caparbiamente ed inspiegabilmente addossata agli attori, decisione che rende, oltre che poco spettacolari gli scontri a fuoco, anche letteralmente incomprensibile in certune occasioni comprendere che sta sparando a chi. Un gol sbagliato a porta vuota, insomma. Altra nota di demerito gli va poi ascritta per le eccessive dosi di violenze con cui ha pensato bene di condire il tutto. In questo l'autore si era d'altronde già distinto, e non certo in senso positivo, nei suoi film d'azione anni '80 e '90. Mi viene in mente “Forza d'urto” con Brian Bosworth, ad esempio. Tornando a “Giustizia a Oak Hill”, attore protagonista è Casper Van Dien (quello di “Starship Troopers” per intenderci), che fa qui di tutto per assomigliare a Clint Eastwood, e il poncho che gli buttano sulle spalle nella resa dei conti finale sembra quasi voler dire “nel caso non lo aveste capito...”. Chiude il tragico quadro la dozzinale colonna sonora, ottenuta probabilmente al PC con qualche programma di automatizzazione musicale.

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