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Amour

Regia di Michael Haneke vedi scheda film

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La recensione su Amour

di Tato88
8 stelle

Haneke realizza un film difficile ma meno duro di quelli a cui ci ha abituato. L’aspetto più straordinario della pellicola è il rapporto dissonante tra una sceneggiatura aspra e una messa in scena tutto sommato piacevole. La parola amore del titolo impregna immancabilmente ogni inquadratura, ogni gesto (anche il più estremo) del devoto marito nei confronti della sfortunata compagna, e devo dissentire dalla sinossi ufficiale diffusa su internet in cui si afferma che i sentimenti dell’uomo vengono incrinati dalla nuova difficile situazione familiare (sì, c’è un piccolo momento in cui quest’ultimo si lamenta con la figlia, ma non è ciò che rimane del film). Il merito è da rintracciarsi soprattutto nell’interpretazione straordinaria e commovente di entrambi gli attori protagonisti, capaci di delineare con poche scene introduttive, significativi silenzi e dialoghi avveduti, il rapporto di affetto duraturo che intercorre tra la coppia. La fotografia pure contribuisce in modo significativo ad ammorbidire in maniera quasi incredibile gli episodi di degenza casalinga dell’anziana moglie che riscopre un inaspettato senso d’orgoglio e vergogna per cui rifiuta sempre più insistentemente di mostrarsi in condizioni di auto-insufficienza. Il film è ambientato quasi interamente all’interno dell’elegante appartamento della coppia, pieno di mobili e scaffali colmi di ricordi ma non di rimpianti che porteranno la signora, nonostante la triste e difficile situazione, ad affermare che “la vita è bella”. La sceneggiatura è inoltre arricchita da parecchi passaggi onirici, che riflettono efficacemente l’umore e le speranze del marito (non si può negare che, a conti fatti, sia lui il protagonista del film, il punto di vista privilegiato dal regista), nonché da certi episodi apparentemente fuori luogo (la cattura del piccione entrato dalla finestra) ma che ben si incastonano in questa pellicola di straordinaria delicatezza e umanità (quest’ultimo termine da intendersi sia nel bene che nel male).

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