Regia di Dino Risi vedi scheda film
Credo non ci sia un altro film che possa essere testimone degli anni 60 della nostra Italia.Una serie di personaggi grotteschi,imbarazzanti ,falliti ,perdigiorno che rappresentano l egoismo , la vilta',la disonesta',la superficialita' di un popolo che pare non essere cambiato affatto.Il cinismo e' la nota imperante e la nota dolente di una umanita' che non sa piu' riconoscere ne' distinguere il falso dal vero,il buono dal cattivo.O che anzi se ne frega altamente in nome di un interesse personale.
Gassman al suo massimo splendore. Fa l attore di grido che dovrebbe raccomandare un collega e invece lo fa fuori definitamente nella sua perfidia,il latin lover che deve lasciare la sua amante perche ne ha un altra pronta, il prete che predica l umilta' ma e' piu' vanitoso di un pavone,il popolano misero che non ha i soldi per il latte ma non puo' mancare alla partita.E poi superbo ,insuperabile nell ultimo episodio dove impersona il pugile alla deriva,suonato ma che casca nella trappola del ritorno sul ring.Un cult in tutto e per tutto.
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