Regia di Giovanni Piperno vedi scheda film
Dopo aver portato CIMAP! Cento italiani matti a Pechino, quel gran bel regista che è Giovanni Piperno ne studia uno solo di matto, a Torino. Il pezzo mancante, quella follia discreta e gentile che ha aperto una porta di (a)normalità nella corazza degli Agnelli, la cosa più vicina a una famiglia reale, nel bene e soprattutto nel male, che abbiamo avuto in Italia. Edoardo, intellettuale riservato e islamista, figlio di Giovanni e morto suicida, è la pietra angolare di un bellissimo documentario che aprirà riflessioni su un suo predecessore, il fratello di Giovanni, Giorgio, di fatto nascosto da lui e Susanna. Matto, anzi soltanto diverso, anche lui. Piperno si avvicina a questa storia così complessa e stratificata con sensibilità e senza pregiudizio, si immerge in questo dedalo di anaffettività con grande partecipazione emotiva, non riesce a non dividersi tra la fascinazione per il cinico ed elegante Giovanni e per l’entourage di Edoardo, su tutti quel Gelasio, artista e suo sodale. Non semplifica, il regista, ma fa sedimentare e aggiunge informazioni, con coraggio offre interpretazioni. E lo spettatore corre ben oltre il film (a Lapo, per esempio: forse il terzo pezzo mancante?), anche grazie a trovate di cinema raffinate come la geografia dell’universo economico Agnelli, e non solo, riassunto in un’animazione di grande impatto. Da vedere e rivedere.
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