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La morte corre sul fiume

Regia di Charles Laughton vedi scheda film

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La recensione su La morte corre sul fiume

di maghella
10 stelle

 

Herry Powell è un falso predicatore della Virginia, che negli anni della grande depressione, sbarca il lunario sposando vedove ricche che poi immancabilmente uccide. Una sorta di Barbablù che invasato da crisi mistiche ha instaurato con Dio un personale dialogo in cui riesce a trovare la sua giustificazione per il grande odio che prova verso le donne. Dopo l'ennesimo omicidio però Powell viene catturato per il furto di un'auto e condannato a 30 giorni in prigione. Qui conosce Ben Harper, condannato a morte per l'omicidio di 2 persone durante una rapina. Rapina che gli ha fruttato molti soldi, e che l'uomo è riuscito a nascondere nella bambola della sua bambina Pearl prima di essere catturato. Pearl e il fratellino maggiore John sono gli unici testimoni del nascondiglio della refurtiva, e giurano al padre di mantenere il segreto per sempre, di non rivelare niente nemmeno alla madre che arriva sul posto poco dopo la cattura del marito.

Ben Harper viene giustiziato per impiccagione, Herry Powell esce poco dopo e si reca subito dalla famiglia rimasta sola, spacciandosi per il cappellano del carcere e confidente del loro caro negli ultimi giorni prima di morire. Powell conquista presto la fiducia di tutto il villaggio, di Villa la vedova di Ben Harper e della piccola Pearl, ma non di John che rimane diffidente sui veri scopi di questo ambiguo pastore arrivato durante la notte. Powell riesce con facilità a convincere Villa a sposarlo e cerca in tutte le maniere di convincere i bambini a svelargli il nascondiglio dei soldi.

Ben presto però si svela la vera personalità disturbata di Powell che in qualche modo riesce a condizionare la fragilità di Villa che cade in preda a crisi mistiche. Villa cade vittima della mano armata e delirante di Powell, e i bambini scappano lungo il fiume sulla vecchia barca lasciatagli dal padre, in cerca di rifugio e riparo dal moderno orco vestito da predicatore. Trovano la salvezza nella casa di Rachel Cooper, una donna che riceve gli orfani e i bambini abbandonati che molto spesso durante la grande depressione vagavano in quegli anni nelle campagne. Rachel capisce subito chi è Powell e non si fa influenzare dalle sue chiacchiere, il loro sarà un duello all'ultimo verso, sul motivo del gospel “Leaning on the everlasting arms”.

Unico film di Charls Loughton come regista, girato in poco più di 30 giorni nel 1955. Film che fin dalla prima immagine lascia trasparire i suoi intenti di grande originalità narrativa. Una favola nera e macabra letta tra le stelle da Rachel Cooper ai suoi bambini trovatelli, e che nella storia ritroveremo solo molto dopo dai terribili accadimenti che vedono come protagonista il diabolico Herry Powell. Rachel ci inizia così ad una storia sull'esistenza del bene e del male e il film appare subito come un libro illustrato, mostrandoci senza equivoci chi è buono e chi è cattivo. Come in tutte le favole più classiche sono 2 fratellini i piccoli protagonisti che riusciranno a farci comprendere la morale delle vicende della vita più tristi e disgraziate.

L'originalità e la grande modernità di questo film (a più di 60 anni dalla sua uscita) è la narrazione cinematografica utilizzata. Se i protagonisti sono infatti tra i più classici tra personaggi dell'immaginario collettivo utilizzato nelle favole, la storia è quella di un noir moderno e molto attuale. Le scene, l'uso sapiente di un bianco e nero di altri tempi (dovuto ad un ottimo direttore della fotografia quale Stanley Cortez), la scenografia quasi patinata da illustrazione, lasciano lo spettatore incantato come davanti ad un libro illustrato piuttosto che ad un film. Herry Powell è l'orco ma anche il diavolo, e Rachel è la fata buona ma anche la Madre Santa che accoglie tutti indistintamente. Il racconto del film oscilla molto tra il sacro e il profano, tra il quello in cui si crede e quello che si immagina. Powell è l'ingannatore, il falso profeta, quello che dalle disgrazie altrui, dal bisogno di amore altrui trae la sua ricchezza e la sua forza. Powell odia le donne e la forza seduttrice che esse custodiscono nel loro corpo, le uccide per odio più che per cupidigia. Powell odia anche i bambini e la loro innocenza, è lui il cacciatore della notte del titolo originario (“The Hunter of the Night”), l'uomo nero che appare nella notte, che seduce con promesse che non può mantenere, che diventa ombra e tutti gli animali del bosco per spiare e sorvegliare la fuga dei bambini lungo il fiume della loro crescita, l'uomo che non dorme mai. Quale personaggio meraviglioso è stato chiamato a interpretare Robert Mitchum, un esempio eclatante di spirito malvagio che l'attore americano abbraccia con tutto il suo talento in maniera insuperabile. Mitchum-Powell diventa diabolico, grottesco, inquietante, ironico tutto con tempi perfetti, in una divisa horror impensabile per quegli anni. Superbo!

Nella seconda parte del film, il racconto abbandona i tratti più classici della narrazione cinematografica, per cimentarsi con quella più illustrativa e onirica. Il viaggio dei bambini sulla barca lungo il fiume può essere considerato un tratto di confine tra un cinema del passato e uno più moderno e di ricerca. Se la fotografia si basa infatti sulla scuola espressionista  tedesca, le idee registiche volgono ad una  scelta più simbolica quasi fumettistica degli avvenimenti; dando così all'opera un valore che supera i tempi. Il film trasuda di rimandi letterari, biblici e simbolici dell'immaginario collettivo, stampandosi per sempre nella memoria di chi li lo guarda anche solo per una volta. Come non ricordare le mani tatuate di Herry Powell? Sulle dita della mano destra LOVE su quelle della sinistra HATE, e la lotta che il falso predicatore mima con le sue mani per spiegare ai sempliciotti che lo ammirano ammutoliti il conflitto tra Caino e Abele.

 

I bambini sono più forti degli uomini. Essi hanno la capacità di sopportare” dirà Rachel.

Frase che custodisce una morale densa di significati, di chiusura ad un film perfetto.

 

Note personali.

Avevo visto questo film molte volte ma mai al cinema, ho avuto l'occasione di ammirarlo sul grande schermo grazie all'operazione “Il cinema ritrovato”, che da mesi ripropone i grandi classici nelle sale in versione restaurata e in lingua originale sottotitolati. Ebbene, rivedere questo capolavoro in lingua originale è stata una goduria inaspettata, la voce di Mitchum e le calate dialettali americane dei vari personaggi caratteristici rendono al film quel valore aggiunto che la visione televisiva aveva celato per tutti questi anni.

 

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