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The Apparition

Regia di Todd Lincoln vedi scheda film

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Maciknight

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La recensione su The Apparition

di Maciknight
4 stelle

Filmetto ben confezionato ma mediocre ed incongruo, che attinge ad una molteplicità di film del genere horror senza posizionarsi e reinventarsi in alcun modo. Puro intrattenimento per adolescenti.

Ennesimo tentativo di produrre un horror per coinvolgere un target giovanile, attingendo a idee riciclate ovunque, anche da oriente, con un valore aggiunto tecnologico e pseudoscientifico che dovrebbe attribuire almeno in apparenza maggiore credibilità alla narrazione. Infatti il gruppetto di tre giovani (due maschi ed una femmina) che riproduce una seduta spiritica che era già finita male una trentina di anni prima (sui sei presenti pare non ne sia sopravvissuto alcuno e non mi pare che come precedente dovrebbe ispirare delle somme intelligenze) pare dispongano di un’attrezzatura scientifica da far invidia a tutti i dipartimenti di parapsicologia anglosassoni e teutonici messi insieme, e siccome non erano all’interno di una università e manco sembravano farne parte (si parla vagamente di college) la prima domanda da porsi sarebbe: da dove proviene una dotazione tecnologica del genere che costa un sacco di quattrini? E come hanno imparato ad usarla? Leggendo le istruzioni? Ma queste sono quisquilie. Ad ogni modo questi scapestrati genialoidi finiscono per evocare un’entità che non si sa bene da dove provenga e che pretenderebbero pure di controllare ingabbiandola nei loro marchingegni. Non si sa da quale dimensione provenga, però una volta accettato l’invito, pare trovarsi a suo agio e vorrebbe rimanerci. Nel frattempo per intrattenersi in dolce compagnia rapisce la ragazza del gruppetto di stolti, portandola in qualche dimensione di mezzo. A distanza di qualche anno uno dei due giovani sopravvissuti all’ultimo esperimento, con la sua avvenente morosa (roba da cartolina e spot pubblicitari), stanchi dell’inquinata città si recano a vivere nella casa dei genitori di lei, in un’area residenziale in mezzo al deserto e con i tralicci dell’alta tensione che passano accanto (un tocco di prevenzione sanitaria non guasta mai). Manco a dirlo, la casa risulta infestata dall’entità extradimensionale, che piuttosto beffarda e malefica uccide in pochi secondi un cactus appena riposto in casa, e poi il cane dei vicini, che è risaputo i cani non avvertono i fenomeni paranormali, sono stupidi (per gli autori) ed entrato in casa si è posizionato in postura sacrificale a disposizione dell’entità per farsi sopprimere (con cosa? Una flatulenza aliena?). e poi via con scherzi pesanti per tutta la grande casa. Di solito nei film horror tocca alle donne far la figura delle citrulle, a in questo caso devo dire che è il maschio quello che merita lo scettro del coglione, cui in seguito si aggiunge l’altro sopravvissuto all’esperimento, chiamato in soccorso, senza capire che due debolezze unite non fanno una forza. Finisce male, ma non potrebbe essere diversamente, nel conflitto neuronale tra le parti in causa non poteva esserci altro esito. Il film comunque è ben confezionato, il mestiere c’è, sono le idee e l’erudizione che manca, per cui ne risente la congruità e coerenza narrativa, sui dialoghi sorvoliamo, c’è di peggio in circolazione, ma qui non siamo andati oltre la mediocrità didascalica da intrattenimento leggero. Voto insufficiente.

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