Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Venti minuti appena di durata, ma c'è tutto Terry Gilliam dentro: l'infanzia, il sogno, la follia, la realtà surclassata e fagocitata (non soltanto in senso metaforico) dalla fantasia. Con una produzione atipica (quella di un pastificio: Garofalo, non nuovo a questo tipo di iniziative) e con un cast in cui spiccano Cristiana Capotondi e, in ruoli minori, Renato De Maria e Nico Cirasola - mentre il piccolo protagonista Nicolas Connolly pare interprete un po' indisciplinato - ecco che il settantunenne ex Monty Python's ritorna a creare sul grande schermo il suo personalissimo mondo fatto di bizzarre incursioni dell'immaginazione nel mondo reale (e non viceversa!) e di estemporanee ma nitidissime visioni. Visionario, sì, è questo il termine che meglio rappresenta Gilliam: e lo è fino in fondo, in un cortometraggio-scatola cinese che termina con la debita (ma non per questo scontata) chiusura del cerchio logico, dopo aver cavalcato senza freni la totale mancanza di logica. Curiosamente Gilliam dopo Parnassus (2009) aveva girato un altro corto, The legend of Hallowdega (2010), con un'analoga produzione (cioè da parte di un marchio commerciale), quella dell'energy drink Amp. 6/10.
Un bambino americano a Napoli ruba una statuetta di Pulcinella da una bancarella; la notte Pulcinella si anima e lo trascina in un sogno delirante.
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