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Il cammino per Santiago

Regia di Emilio Estevez vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il cammino per Santiago

di zombi
6 stelle

film strano ed insidioso, per alcuni versi sembra uno di quei filmetti televisivi sul santo di turno. poi succede qualcosa che ti prende e che ti emoziona e che fa funzionare il film, ma sempre con questa spada di damocle della catastrofe che pende sullo spettatore. e non sta soltanto nella bella musica che accompagna e cammina coi pellegrini e ovviamente non è nemmeno merito solo dei paesaggi sfiorati lungo il percorso. qualcosa di quell'esperienza che è il cammino dev'essere riuscito ad entrare nell'operazione film e a contaminarla. i personaggi principali sono tutti abbastanza stereotipati a partire dal ciccione jost, per giungere all'insopportabile incontro con la canadese problematica prima e lo scrittore irlandese col blocco poi. tom il protagonista è lì per andarsi a riprendere il figlio morto. sorpreso dal mal tempo non ha retto. nel giro di una notte con lo zaino e l'attrezzatura del figlio, decide prima di farlo cremare e poi fare il cammino al suo posto per lui. quella che doveva essere un'esperienza in solitaria si trasforma in una compagnia eterogenea di sconfitti dalla vita che intraprendono il cammino con uno scopo, salvo poi ripensarci. per tom invece, il personaggio più riuscito perchè spesso silenzioso, il cammino diventa un incontro con un figlio mai veramente conosciuto e soprattutto con se stesso, in una sorta di trasfert o di possessione se vogliamo, in cui le due generazioni s'incontrano e si amalgamano, divenendo uno l'altro per fare ciò che l'altro aveva sempre desiderato fare. anche sarah, la tabagista canadese nel corso del cammino-film diviene più sopportabile, perchè meno scritta e più vissuta. spesso, il problema del film di estevez sta, a mio modesto parere, nella scrittura dei personaggi, cliché ben riconoscibili trasportati in un ambito che non sia un teatro, a cercare di evolvere, ma non a migliorare se si vuole. e così quella che poteva diventare una pericolosa agiografia per un prime time rai o mediaset, rimane un onesto film su un uomo che ritrova il figlio. 

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