Regia di Elena Bonelli vedi scheda film
Gennarina, cantante fallita, si arrangia come può facendo la talent scout a New York. L’inattesa morta di uno zio la riporta nel sud Italia, dove scopre di non avere avuto in eredità altro che debiti, ma conosce anche Carmelina, ragazza dalla bella voce e timidissima.
Dopo un quarto di secolo trascorso in sordina, principalmente come attrice di teatro e di piccole produzioni televisive (più di rado anche cinematografiche), Elena Bonelli esordisce dietro la macchina da presa con questo A sud di New York, un filmetto più povero di idee che di mezzi, e di mezzi effettivamente scarsi. Inutile aggiungere che la carriera proseguirà imperterrita in sordina: questa commedia senza capo né coda risulta infatti difficilmente digeribile e, quanto a trama, personaggi, situazioni, dialoghi, sembra scritta – dalla stessa Bonelli – in maniera davvero approssimativa. Dispiace perché si tratta di un debutto, ma se questo era il massimo che poteva fare la regista/sceneggiatrice/protagonista, non sorprende che quantomeno nel successivo decennio (arrivando all’oggi di chi scrive, insomma) non ci sia più stata occasione per un’opera seconda. Qualche interprete zoppicante (Carmen Napolitano, Luca Napolitano, Gianluca Di Gennaro, Gianfranco Gallo, Fioretta Mari, Marina Marchione), oltre alla comparsata in una parte marginale del comico Francesco Paolantoni, costituisce il nucleo centrale del cast; la fotografia quantomeno è di Blasco Giurato: salvabile. La confezione nel complesso non è troppo difettosa, ma di accattivante in questo A sud di New York, già dal titolo, c’è davvero poco. 2/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta