La recensione su La banda del porno. Dilettanti allo sbaraglio

di supadany

6 stelle

VOTO : 6++.

Commedia gradevole che si muove con naturalezza e spontaneità senza raggiungere chissà quali obiettivi, ma offrendo al contempo uno spettacolo che ha un sapore lontano dagli artifici su cui si reggono molte commedie moderne.

Certo si poteva comunque schiacciare maggiormente il piede sull’acceleratore nei momenti più concitati.

Andy (Jeff Bridges) è separato e prova vergogna nei confronti del figlio perché è uno spiantato, soprattutto se si paragona al nuovo compagno della sua ex moglie (Jeanne Tripplehorn).

Cerca allora un’idea originale per sbarcare il lunario e così, insieme ad una banda di amici parecchio strani, decide di produrre e realizzare un film porno.

Tutto sarà piuttosto complicato, ma l’idea davvero originale che gli verrà in mente sarà un’altra.

Commedia che senza alzare la voce riesce a regalare momenti in cui il divertimento si abbina ai sani propositi e ad uno spirito genuino, o buonista che si sia a seconda dei punti di vista.

Davvero vario il cast che, oltre a proporre un protagonista affidabile come Jeff Bridges (mica uno qualunque), vanta tanti nomi interessanti, dal resuscitato Ted Danson (esilarante la confessione sui suoi gusti sessuali che in realtà tutti conoscono), alla graziosa Lauren Graham, all’alternativo Patrick Fugit, senza dimenticare le maschere offerte da Joe Pantoliano, Tim Blake Nelson, William Fichter e John Hawkes, insomma che più ne ha più ne metta.

Non mancano così scene esilaranti, il ritmo è adeguato (un po’ troppo patinata invece la confezione estetica), senza eccessi e senza momenti morti, manca probabilmente un cambio di passo, o la scena che non ti scordi più, per valorizzarlo maggiormente, mentre l’idea della parte finale (il classico film nel film, un piccolo e delizioso colpo di scena) è decisamente efficace.

Dunque un film che non si piega alla modernità, nonostante il tema di copertina, che offre un umorismo educato e simpatico senza alcun sconfinamento nel campo della volgarità.

Niente di eccezionale, ma ogni tanto fa piacere un film così candido.

Su Michael Traeger

VOTO : 6++. Bravo nel ricreare un clima particolare e genuino, ed a gestire un cast molto ampio, ma gli manca comunque un pò di verve in più che avrebbe davvero impreziosito questa operazione.

Su Jeff Bridges

VOTO : 6,5. Sempre una garanzia anche se lontano dai suoi fasti migliori. Simpatico, naturale, molto deciso, buona presenza scenica (vorrei anche vedere non fosse stato così).