Sibilla è una ballerina di flamenco presso l’El Dorado, un popolare locale di Granada. La giovane donna ha un figlio, nato da una relazione con Esteria, un notabile del luogo. Il bambino è gravemente malato e la madre, non avendo i mezzi per curarlo, si rivolge all’uomo in cerca di aiuto, ma questi rimane sordo alle sue suppliche. Sibilla si mette allora al servizio di Hedwig, un giovane pittore scandinavo venuto in Spagna perché attratto dalle bellezze artistiche dell’Alhambra. Mentre gli fa da guida e da modella, Sibilla si invaghisce di lui.
Un film che, come le geometrie dell’Alhambra, è fatto di simmetrie e contrasti, tra la luce e l’ombra, tra il bianco e il nero, tra la verità e la menzogna, tra la gioia e il dolore, tra l’affollamento e la solitudine. La dinamicità del futurismo si mescola con le influenze pittoriche di Fernand Léger, in una storia in cui la visionarietà… leggi tutto
Un film che, come le geometrie dell’Alhambra, è fatto di simmetrie e contrasti, tra la luce e l’ombra, tra il bianco e il nero, tra la verità e la menzogna, tra la gioia e il dolore, tra l’affollamento e la solitudine. La dinamicità del futurismo si mescola con le influenze pittoriche di Fernand Léger, in una storia in cui la visionarietà…
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