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The Eagle

Regia di Kevin Macdonald vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su The Eagle

di alan smithee
4 stelle

Confesso che a inizio film, con l'arrivo del protagonista a presiedere la guarnigione dell'accampamento ai confini del territorio nemico, al sentire nel dialogo che il protagonista chiede dov'e il tesoriere e in tutta risposta gli viene consegnato un bel quadernetto rilegato dicendo: tienitela tu la contabilita' (o qualcosa di simile..) ho accusato un brivido freddo da tentazione a cambiar sala. Ma vuoi che nell'altra sala proiettavano l'agghiacciante film sui puffi (con un'altrettanto terrificante orda di bambini unti di popcorn), vuoi che si fornisce sempre una chance ulteriore ad un film, vuoi che non ho mai abbandonato un film prima della fine, fatto sta che non mi sono arreso.

E il film un po' recupera, con una interessante scena di battaglia con formazione a testuggine che sara una delle poche cose buone che rimarra' di tutto il film. Un altro neo peplum dopo la rinascita con l'ineguagliato Gladiatore di Scott, meritevole di aver riabilitato un genere ormai considerato obsoleto, colpevole altresi' di aver generato una moda di cloni sbiaditi e senz'altro meno efficaci. Channing Tatum dal canto suo, da ragazzone americato ipervitaminizzato e cresciuto ad hamburger e sollevamento pesi, non e' proprio lo stereotipo del legionario romano, ma e' anche vero che rispetto a Brad Pitt biondo platino nel ruolo di Achille in Troy, pare l'immedesimazione da metodo Actor's studio applicato alla lettera.

Per il resto poco altro da aggiungere, almeno di positivo: per Jamie Bell (ex Billy Elliott) pare che il tempo non passi mai, dato che mantiene identico broncio e quasi identico fisico di dieci anni fa quando era un bel bimbo; Donald Sutherland si guadagna il pane e appare vestito in t-shirt scura sotto casacca bianca...alla fine pure una bella ondata di sano pattriottismo americano, una risata d'intesa finale e il gioco e' fatto.

Alla fine comunque il nemico e' sempre quello rozzo, il crudele, l'incivile, l'arretrato, quello da abbattere, come gli indiani di

John Wayne. Che amarezza.

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