Regia di Kevin Macdonald vedi scheda film
Semplice e geniale, connubio che ci ricorda regolarmente di essere anche un rapporto causa-effetto capace di inventare meraviglie. Life in a day, ovvero come raccontare la stessa giornata vista da ogni angolo del globo: sciocchezzuola da finzione che diventa impresa utopica nel momento in cui si fa voto di documentare dal vivo. L'invito youtube del produttore Ridley Scott convince 80.000 terrestri a filmare cinque minuti del proprio 24 luglio 2010 e inviargli la loro testimonianza video. Ne derivano cinquemila ore di riprese: decisamente troppe per un montatore solo, ma il web corre in aiuto anche stavolta garantendo un'equa cernita tramite votazione degli internauti. Ora la parola finale spetta a Macdonald, a cui è affidato l'onere di tagliare ulteriormente ed infine raccordare il materiale rimasto. Il regista esegue il compito lasciandosi indirizzare dal moto quotidiano dell'individuo: dalla sveglia alla mezzanotte, passando per moglie figli e quant'altro riempie le piccole esistenze di ognuno. Saggia regia di assemblaggio e sane divagazioni nel tesoretto d'immagini. Si spazia fra gli aneddoti più svariati che chissà chi ha deciso d'immortalare magari per sbaglio, nel desiderio di condividerli; non mancano magiche sbirciate alle bellezze terrestri, che a tratti quasi rendono Life in a Day un Koyaanisqatsi impreziosito di voci e sguardi. E dalla meraviglia per tutti questi istanti di mondo scaturisce anche un'inevitabile pensiero amaro, riservato agli infiniti momenti di universo che un uomo è inevitabilmente destinato a non poter vedere, vivere e assorbire in una sola vita.
Era alla globalità che Scott e Macdonald puntavano; coglierla e raffigurarla a 360 gradi, per concretizzare in immagini il concetto di "insieme" che essa configura. Hanno potuto farcela solo grazie al web, "globalizzante" per eccellenza e canale di comunicazione/trasmissione a doppia corsia, che ha costituito la struttura base del progetto. Un giro del mondo in 80 minuti in dono al pianeta.
delizioso collage di vite raccolte dalla Terra
aveva a disposizione materiale per centinaia di film, ma poteva farne uno soltanto. Sicuramente il risultato è fra i migliori possibili.
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