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Super 8

Regia di J.J. Abrams vedi scheda film

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La recensione su Super 8

di OGM
6 stelle

La trama dell’attesissima ultima produzione di Steven Spielberg non è più un segreto. Il film Super 8, scritto e diretto da J.J. Abrams, il creatore della serie televisiva Lost, è infatti uscito il 10 giugno negli Stati Uniti. I protagonisti della storia, ambientata in una non meglio identificata cittadina della provincia americana, sono alcuni adolescenti, tra cui Joe, figlio del vicesceriffo, e Alice (Elle Fanning), il cui padre si è reso indirettamente responsabile della morte della madre di Joe in un incidente sul lavoro. Una notte,  mentre i ragazzini stanno girando, per gioco, alcune scene di un film sui morti viventi,  rimangono coinvolti in un devastante incidente ferroviario. A causarlo è stato, apparentemente, il loro insegnante di biologia, che ha attraversato i binari col furgone e che intima loro di non riferire nulla di quanto hanno visto. Nei giorni successivi, il luogo del disastro sarà passato al setaccio dai militari, che vi effettueranno misteriosi rilevamenti.
L’azione si svolge nel 1979; la data non è mai esplicitamente nominata, eppure è facile ricostruirla sulla base degli indizi “musicali” di cui è cosparso il film: il gruppo The Knack canta My Sharona, i Blondie hanno appena lanciato Heart of Glass, e gli Chic il loro indimenticabile Le Freak. Ed è il momento in cui compaiono sul mercato i primi walkman (a cassette).  Tutto il resto è puro vintage cinematografico: un nostalgico tuffo nel passato per chi, una trentina d'anni fa, ha visto Incontri ravvicinati del terzo tipo ed E.T. sul grande schermo, ed una anacronistica curiosità per chi è troppo giovane per avere questi ricordi. Lo stile e l’atmosfera sono ricreati alla perfezione, anche se manca quel senso di mistero e di meraviglia che faceva restare a bocca aperta davanti ai mostri semoventi e agli effetti speciali, sempre luminosissimi e spettacolari. Super 8 ci propone un calco impeccabile della fantascienza spielberghiana degli anni settanta e dei primi anni ottanta, che ne riprende anche lo spirito un po’ infantile, con quegli alieni che sono nemici degli adulti, però amici dei bambini. Tuttavia la fedele citazione non basta a far rivivere la favola, che rimane irripetibile; ed è, per la sua natura magica e un po’ capricciosa, restia a farsi trasportare, attraverso il tempo, in un’epoca in cui la tecnologia riesce, con un paio di clic, a falsificare ogni illusione.

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