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Febbre da fieno

Regia di Laura Luchetti vedi scheda film

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La recensione su Febbre da fieno

di mmciak
6 stelle

"Febbre da fieno" diretto nel 2011 da Laura Luchetti,
devo dire che non mi è dispiaciuto,però mi ha fatto
rimanere perplesso.

La storia si svolge a Roma, e racconta che la giovane
Camilla è vittima di un piccolo incidente in motorino,
e quando viene caricata in ambulanza di sfuggita incrocia
lo sguardo di Matteo e legge il nome "Twinkled" sulla sua borsa.

Una volta guarita per curiosità Camilla si reca a Twinkled,
un negozio di modernariato,per conoscerlo e casualmente
viene assunta per riorganizzare gli spazi dal trentaseienne
proprietario Stefano, pieno di debiti e per questo in aperta
crisi coniugale.

Fa così amicizia con la coetanea Franki, che sogna l'amore
di Jude Law e gli scrive struggenti lettere e, finalmente,
con Matteo, che però non la riconosce ed è ancora
innamorato della sua precedente fiamma, Giovanna,
che lo aveva lasciato, e che è tornata.

La pellicola è stata prodotta dalla Donkadillo film,Dap Film
ma soprattutto uno sponsor enorme come la Disney Italia,
ed è l'opera d'esordio di Laura Luchetti che realizza
una Commedia adolescenziale dove mette in scena
una sorta di "Lui,lei l'altra" e utilizza la voce narrante
di Camilla per spiegarci delle cose,anche se queste
alcuni hanno tocchi poetici gradevoli.

Comunque il tutto è basato su Camilla,
che vive a Roma con un fratello down e si
è innamorato di Matteo dal primo momento
che l'ha visto, e va dove lavora trovando casualmente
un lavoro per riordinare il negozio.

Cominciamo a dire che siamo sullo standard
di queste Commedie realizzata in Italia,
ma a tratti si respira aria nuova e sa coinvolgerti
nelle storie dei protagonisti con un messaggio
dei sogni che non si devono abbandonare,
e questo viene rappresentato da Stefano,
uomo sull'orlo del fallimento e in crisi
con la moglie che gli abbassa gli entusiasmi
per questa storia che mancano i soldi con
la crisi economica che sta sfraccellando tutto
interpretato dal bravo Giuseppe Gandini.

Ed io in queste due scelte ho visto molto
incerto il tutto; vuoi sognare o vivere la dura
realtà?

La regista vuole narrarci questa delicata storia,
ma passa troppo all'ottimismo al pessimismo
in modo anche troppo veloce, e allora non sai
dove vuole andare "a parare".

Comunque azzecca il Cast e i personaggi che
le disegna bene a partire da Diane Fleri,
nel ruolo di Camilla,che fa un interpretazione
"carnale" e soffre sempre quando Matteo
(Andrea Bosca) pensa o si incontra con
la sua vecchia fiamma Giovanna,
interpretata da una splendida Camilla Filippi,
e ci coinvolge anche nelle storie,
anche se in alcune prevedibili e fa
un omaggio ai fumetti, quando
decide di fare la svendita e devo dire
il fratello Down Mauro Ursella nel ruolo
di Gigio e Marco Todisco in quello
del piccolo Michelino sono azzeccati
per l'ironia che danno al Film.

Bisogna dire che quella che assistiamo
è una regia pulita che utilizza molto
i campi alti e i paesaggi enormi,anche
per farci capire che bisogna avere una
mentalità ampia e fissa l'obbiettivo
a questi lavoratori che vanno a prendere
le cose vecchie nelle case per poi rivenderle,
che mi ha destato curiosità,e utilizza un linguaggio
narrativo moderno e nonostante che non gira tutto bene
gradisci il tutto.

Un altro personaggio azzeccato è Francesca
detta Frenki che è un maschiaccio e ci tiene
a Matteo che non vuole vederlo afflitto un
altra volta da Giovanna ed è fissata con
l'Attore Jude Low e gli scrive lettere struggenti,
interpretata da una irriconoscibile Giulia Michelini.

Poi figurano anche:
Cecilia Cinardi-Pietro Ragusa-Angela Goodwin
e Beniamino Marcone.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
le musiche di Francesco Cerasi
e le scenografie di Cinzia Lo Fazio.

In conclusione un Film medio,
che è interessante per il susseguirsi
delle vicende,ma rimane incerto
per alcune scelte di sceneggiatura,
con una storia di ragazzi dove per
un certo tempo si realizza il classico
"Lui,lei,l'altra" fino a un finale veramente
pessimista e tragico e un altro con più
speranza,comunque è una cosa che
non ti aspetti questo e la scelta
che fa la regia dove il messaggio
dei sogni che si devono avverare,
di non abbandonare il passato
e avere la mente in ampi spazi
arriva molto per un omaggio
agli anni '70 rappresentato
dal negozio,insomma sulla media
delle Commedie di oggi ma una
spruzzata d'aria fresca si sente
nonostante i difetti.

Il mio voto: 6,5.

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