Regia di Hiromasa Yonebayashi vedi scheda film
Per la prima volta Miyazaki delude. O forse non è neppure così, perché Arrietty non è un film di Miyazaki. Il vecchio Hayao qui firma solo la sceneggiatura, peraltro basata sul romanzo di Mary Norton dal quale sono stati tratti anche altri film; la regia è in mano altrui e si vede che manca la mano del perfezionista. Disegni sotto l'alto livello a cui ci aveva abituato Miyazaki, in alcune scene mescolati in modo stridente con sfondi fotografici. Tempi morti, storia che non decolla, un'infinità di incongruenze e di salti logici che lasciano lo spettatore con l'amaro in bocca. Certo: forse non saremmo così insoddisfatti se Miyazaki non ci avesse abituato a ben altro. Ma purtroppo per lui, il signor Yonebayahi deve ancora fare molta strada per arrivare ai suoi livelli.
La prima parte del film è in gran parte contemplativa: vorrebbe farci vivere lo stupore di vedere il nostro mondo dal punto di vista di una creatura piccolissima, ma non riesce nell'intento. Nella seconda parte gli eventi precipitano in modo sconclusionato (come fa Sho a capire dov'è la casa dei Prendinprestito?), i personaggi agiscono senza motivazioni (perché la signora Haru ci tiene tanto a catturarli?).
Deve ancora imparare molto.
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