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The Town

Regia di Ben Affleck vedi scheda film

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La recensione su The Town

di FilmTv Rivista
8 stelle

Heist movie, mon amour. Ci sono generi immortali, rifugi sicuri per cinefili e registi, recinti in cui è difficile sbagliare. I film “de rapina” sono tra questi, esercizi di talento per cineasti e attori che si divertono con l’epica e l’etica criminale, di banda e di quartiere, quella che ha avuto profeti illustri e diversissimi, da Scorsese a Tarantino, passando persino per Spike Lee e Soderbergh. Il crimine paga eccome, e lo sa persino Ben Affleck. Attore scarso ma regista sempre più interessante, Ben, che comunque vanta un Oscar come cosceneggiatore di Will Hunting e una Coppa Volpi meritata per Hollywoodland, ha capito cosa vuole fare da grande, ora che ha messo la testa a posto con la Jennifer giusta (la Lopez lo stava affondando, la Garner lo ha riportato a galla). E dietro la macchina da presa se la cava alla grande, come già constatato in Gone Baby Gone. Sa persino dirigersi in modo che i suoi limiti vengano celati da un ottimo compagno (Jeremy Renner, braccio destro e violento della banda) e da un film corale in cui si concede un unico assolo. Siamo a Charlestown - dove la pellicola nella realtà ha quasi monopolizzato le sale -, un quartiere di Boston in cui si rapinano più banche di quanti giorni ci siano in un calendario. Talento, necessità, ma anche una filosofia di vita. Affleck, che è il capobanda, il cervello del gruppo, sa mostrarci, in un film che più classico non si può, proprio questa ineluttabilità del male e dei sentimenti, che siano amicizia, onore o amore (da Blake Lively a Rebecca Hall, si tratta bene). Va, l’attore-regista, su binari prevedibilissimi, dall’incontro vittima-carnefice all’ultima rapina, ma non si scompone mai, ci offre un’opera solida nel ritmo e nel racconto, ci intrattiene e appassiona, senza bisogno di sorprenderci. Nella viril tenzone, poi ci mette il poliziotto Jon Hamm - uno che di Mad Men se ne intende - e il “fioraio” Pete Postlethwaite che si gioca la scena madre con sontuosa semplicità. The Town ha nervi e cuore, e tanto basta. E ora basta leggere, aprite i pop-corn e godetevi il film.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 40 del 2010

Autore: Boris Sollazzo

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