Regia di Felice Farina vedi scheda film
Alessandro, 8 anni, vive con la madre Giulia (Paola Cortellesi) in una casa sul lago. L’arrivo dello zio Claudio (Claudio Amendola) scatena nel bambino un risentimento inspiegabile, che lo spinge a sabotare i freni dell’automobile. Un poliziotto (Stefano Dionisi) interroga il ragazzino dopo l’incidente causato dal sabotaggio, e pian piano emerge il rimosso... Emersione, immersione. Tutto giocato sulla liquidità, sulla fisica dell’acqua, con interessanti intuizioni iconografiche (la cosa migliore è il commissariato “in divenire”), il nuovo film di Felice Farina (già autore del notevole Condominio) sconta le difficoltà produttive incontrate durante la realizzazione (specie la mancanza di budget). In poco più di settanta minuti si cerca di confezionare un ambizioso thriller psicologico polanskiano che (manco a dirlo) fa spesso acqua da più parti. In particolare sono irrisolti gli adulti: se la “sorpresa” di Dionisi non è così difficile da intuire, Amendola e Cortellesi non hanno abbastanza tempo per dare spessore ai drammi interiori dei rispettivi personaggi. Anche la messa in scena appare confusa, con la metafora visiva dell’acqua più ostentata che approfondita.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta