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Una canzone per te

Regia di Herbert Simone Paragnani vedi scheda film

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La recensione su Una canzone per te

di Furetto60
4 stelle

Commedia sentimentale leggerissima,non molto originale

Davide è  un giovanotto,simpatico, brillante, carino,immerso in una vita fatua e mondana, ma è anche un ragazzo sfrontato e arrogante, È fidanzato con la bellona della scuola,Silvia alias, Michela Quattrociocche ed è il frontman del gruppo musicale dei “Nais Nois”, la band più “trend”  del momento. Ma un giorno la sua tracotanza viene punita, incappa in una giornata no, che distrugge in un battibaleno tutte le sue certezze, facendogli perdere la promozione, gli amici, la band in cui canta e soprattutto, Silvia, la ragazza che tutta la scuola gli invidia. Davide è distrutto, vorrebbe poter tornare indietro per rimediare e il destino gli viene incontro. Ha la possibilità di rivivere la giornata che gli ha rovinato la vita. Può cambiare il corso degli eventi, iniziando a comporre proprio quella canzone che da mesi promette a Silvia. Davide però gira a vuoto, a corto di idee e di ispirazione, in realtà la storia della canzone, era stato solo un pretesto per conquistare la ragazza più contesa. L'unica persona di autentico talento musicale,che potrebbe aiutarlo è Lisa la "sfigata" della scuola, una compagna silenziosa e solitaria, che  Davide ha sempre trattato con sufficienza e preso in giro.Ovviamente Lisa è titubante,pensa ad uno scherzo di cattivo gusto,tuttavia dopo le prime resistenze si  lascia persuadere,anche perché nel suo intimo è innamorata di Davide. Grazie a lei,alla sua umanità e sensibilità,il ragazzo riuscirà a comprendere e a rimediare a tutte le stupidaggini che ha compiuto, entrando in una dimensione di vita più schietta e autentica. Quando insieme alla sua band, che ha estemporaneamente ricostituito, alla gara decisiva per la carriera, esegue il famoso pezzo che dovrebbe dedicare a Silvia, intuisce che non è lei la persona che ama, bensi Lisa.

  Se qualcuno avesse ravvisato analogie con il bellissimo film “Ricomincio da capo” con Bill Murray, sappia che, non ha preso una svista, perché effettivamente ci sono tantissimi elementi comuni, troppi. Innanzitutto il corto-circuito temporale, che fa rivivere la stessa giornata, in questo caso è desiderato, mentre per il film di cui sopra era subito, poi la possibilità di redimersi evitando gli sbagli commessi e soprattutto una visione più limpida dei veri valori della vita, l’amicizia con i compagni della band e l’amore per chi ricambia con onestà il sentimento. Tutto bello e commovente, ma già visto, svariate volte

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