Regia di Malcolm Venville vedi scheda film
Interessante pellicola d'impianto teatrale incentrata sul binomio colpa-espiazione. Un uomo massacra di botte la propria compagna dopo aver realizzato che la loro relazione è giunta al capolinea per un tradimento di lei. Non contento, rapisce il giovane amante occasionale della donna e, assieme ad un assortito ma gustoso gruppo di amiche canaglie, lo sottopone ad una notte di torture nel tentativo di capire che cosa sia andato storto. Un'allucinazione logorroica ed alcolica dal fascino british, venata qua e là di striature noir e di divagazioni pulp. Un testo feroce che affonda le sue radici negli istinti primordiali dell'uomo nutrendosi di debolezze e peccati come ira, invidia, lussuria. Per il cuore non c'è scampo, l'amore cede il passo al possesso con tutte le implicazioni del caso. Una lenta, inesorabile ed avvilente presa di coscienza messa in scena con un taglio essenziale ma efficace in cui sono gli attori a farla costantemente da padroni. Strepitosi monologhi e scambi di battute ad opera di un cast all-star che gareggia in bravura e bastardaggine. Ray Winstone, come al solito, emerge prepotentemente già a partire dagli splendidi titoli di testa. Colonna sonora ad opera Badalamenti e Massive Attack.
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