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La invencion de la carne

Regia di Santiago Loza vedi scheda film

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La recensione su La invencion de la carne

di maurizio73
6 stelle

Maria è una giovane donna che conduce una vita solitaria e anaffettiva, concedendosi occasionalmente a relazioni carnali con uomini sconosciuti. Conosce Mateo, giovane specializzando in ostetricia che vive da solo con la madre e soffre di violenti attacchi di panico. Lei accetta di accompagnarlo in un viaggio in auto verso una località sconosciuta dell'entroterra argentino dove ciascuno dei due scoprirà qualcosa di sè e dell'altro che lo porterà a dare finalmente uno scopo ed una ragione alla propria tormentata esistenza.

 

locandina

La invencion de la carne (2009): locandina

 

Se il cinema argentino ci aveva abituato allo spiazzante rigore di un linguaggio prosciugato da qualunque ridondanza e didascalia narrativa e che trova in autori come Lisandro Alonso ('Los muertos ' 2004 - 'Liverpool' 2008) e Lucrecia Martel ('La ciénaga' 2001 - 'La niña santa ' 2004) i suoi esponenti più importanti e riconosciuti, non pare essere da meno il conterraneo Santiago Loza, anche lui alla ricerca di una cifra stilistica in cui la sotterranea empatia per un vissuto di sofferenze e di tormenti interiori sembra incrociare il naturalismo di una realtà sociale afflitta dalle stridenti contraddizioni di una morale religiosa messa fortemente in discussione dal vuoto di valori di una società alla deriva e dalle insostenibili pulsioni di un atavico nichilismo.

 

'Liverpool' (2008): Juan Fernández

 

'Los Muertos' (2004): Argentino Vargas 

 

'La Cienaga' (2001): Una scena del film

 

 

 

scena

La invencion de la carne (2009): scena

 

Anche qui le tematiche pregnanti di una sessualità svilita delle sue più importanti funzioni biologiche ed affettive sembra essere il tema dominante di un viaggio simbolico alla ricerca di un senso da attribuire alla propria natura umana, lungo un percorso di riscatto e di rinascita in cui affrancarsi tanto dalla elaborazione del lutto di una maternità mancata e impossibile tanto dalla prigione amniotica in cui le catene di un'affettività materna ingombrante e possessiva sembrano avere relegato un adulto mai veramente cresciuto. Nella complementarità di questa relazione esclusiva, in grado di superare l'empasse dell'apatia emotiva con cui si incrociano gli sguardi atterriti dei due protagonisti all'inizio del film, si sviluppa questo straniante viaggio nel silenzio di due solitudini alla disperata ricerca del senso da attribuire alla vita  (ad una vita) e che troveranno nella parabola intrisa di simbolismi biblici la ragione finale delle loro umane peregrinazioni; da una scena della natività adamitica, di una fondazione per così dire primigenia del genere umano ad un riferimento cristologico (puramente intenzionale) nella prostrazione di una Maddalena sterile e disperata ai piedi del suo Salvatore che tiene in braccio il frutto dell'amore. 

 

Diego Benedetto, Umbra Colombo

La invencion de la carne (2009): Diego Benedetto, Umbra Colombo

 

Diego Benedetto, Umbra Colombo

La invencion de la carne (2009): Diego Benedetto, Umbra Colombo

 

'La Invencion de la Carne' ci dice insomma che il desiderio è inutile senza l'amore, in una commistione di sottotesti psicologici che uniscono sacro e profano, materialità e spiritualità, Freud ed Esegesi biblica. Tutto particolarmente suggestivo ed ottimamente sottolineato dalla vibrante colonna sonora di Christian Basso e dalla bellissima ballata popolare 'Los Peces En El Rio', se non fosse che questo eccesso di simbolismi e riferimenti allegorici slegati dalla coerenza narrativa di un linguaggio intelleggibile (certo i mezzi sono scarsi e si fa quel che si può) finisce per appesantire oltremodo il film e consacrarlo suo malgrado alla natura programmatica di produzioni del genere ('no hablo español' ma i dialoghi sono veramente ridotti all'osso!).

 

'La Invencion de la Carne' (2009): Una scena del film

 

 

 

Attori giovani che mostrano una notevole presenza scenica e la giusta intensità emotiva richiesta dalle loro caratterizzazioni, in special modo per la esangue e bellissima Umbra Colombo nella parte di un ancestrale femminino in cui si incarna la speranza di un Dio che si è fatto uomo per la salvazione del mondo. Girato nelle suggestive e spoglie location della provincia nord orientale dell'Entre Rios, ha avuto una distribuzione molto limitata e la Nomination al Pardo d'oro al Locarno International Film Festival 2009.

 

 

 

 

 

 

 

 

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