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Invictus. L'invincibile

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Invictus. L'invincibile

di Brady
9 stelle

Pregiudizi. Ecco in sintesi perché non ho mai visto questo film. L'immagine del biondo e fiero Demmon in copertina, in atteggiamento quais militaresco, mi ha sempre scoraggiato dal vedere questo film. Che dire. Sbagliavo. Visto per 'compito' che è divenuto piacere.

Pregiudizi. Ecco in sintesi perché non ho mai visto questo film. L'immagine del biondo e fiero Demmon in copertina, in atteggiamento quasi militaresco, mi ha sempre scoraggiato dal vedere questo film.

 

Che dire. Sbagliavo. Visto per 'compito' che è divenuto piacere.

 

Mandela è sempre stato il mito, non un mito, perché quasi 30 anni di galera è una quantità di tempo che è la misura della vita di un uomo. Un uomo che ha pagato con la vita le sue idee, anno dopo anno, senza sconti. Non fa parte dei tanti scomparsi, migliaia, cui la morte indesiderata ha sottratto ogni possibilità di perseguire le proprie idee. Lui non è stato fatto sparire, se non alla vista, e non è 'sparito' fra le coltri del nulla a cui è stato abbandonato per TRENT'ANNI.

 

Non so giudicare il suo operato, nè valutarlo. So solo che ha speso la sua vita per quello in cui credeva. Testimoniandolo nei fatti. Saggezza e coerenza che nessun altro capo di stato sembra abbia mai dato prova di avere.

 

Giovenale scriveva intorno al lontano 100 d.c.

 

«[...] [populus] duas tantum res anxius optat
panem et circenses»

 

Espediente assolutamente VERO di cui ancor oggi si fà un uso importante. Quando quello non funziona ci sono altri metodi più diretti di esercizio della democrazia dittatoriale.

 

Anche Mandela ne fa uso, ma non per imbambolare le folle. In parte, forse, anche per quello, ma soprattutto per incominciare a creare dei punti di incontro, di comunione di speranze e d'intenti fra i popoli del Sudafrica, dilaniati da anni di sofferenze e tragedie indicibili.

 

Un compito arduo che anche solo pensarci fà rabbrividire!!

 

E, solo con un grande impegno e la volontà di cambiare da parte di tutti, è possibile ottenere dei risultati. Piccoli passi verso un qualcosa di migliore, pur fra mille problemi che attanagliano il paese.

 

Il film di Clint è riuscito nell'intento, secondo me. Non è passata inosservata la delicatezza con cui ha dato vita e favella a Mandela. Lo ha reso umano come tutti noi, ma forte più di un intero popolo, più di una superpotenza.

 

A questo punto mi pento di non averlo visto prima. Magari ero vittima di una campagna di marketing sbagliata... ho trovato una scusa!

 

Certo, come anche altri hanno scritto, probabilmente il rugby, di cui nemmeno conosco le regole, non è VERO e autentico rugby, ma che importa; a me è piaciuto!

Forse l'aspetto più negativo del film è l'aver dato troppo peso al reparto guardie del corpo o di aver esaltato l'amore della squadra per il l'unico e indispensabile nero; l'unico che si poteva permettere di essere nero 'ex legge'. Ma .... 'così è se vi pare', come scrisse Pirandello.

 

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