Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film
Dopo 30 anni da una presunta invasione aliena (o era semplicemente un atterraggio di emergenza?), i "gamberoni" extraterrestri sono stati radunati in una baraccopoli nel SudAfrica, il Distretto 9, e vessati sia per le condizioni di vita sia per gli interessi scientifico-commerciali riguardo il loro materiale biologico e le loro armi. Un "incidente" di laboratorio trasforma uno dei tecnici in una chimera (il DNA umano e quello extra-terrestre si fondono creando un ibrido dalle potenzialità sconosciute) su cui si vogliono compiere i più efferati esperimenti. Da carnefice a vittima, il tecnico comincia un viaggio in cui gli unici a capirlo saranno proprio i tanto disprezzati "gamberoni"...
Originale e anomalo, pur sfruttando i topos classici del cinema di fantascienza, Blomkamp riesce a deludere chi voleva vedere qualcosa alla Indipendence Day, ma arricchisce l'immaginario SF con prospettive magari minimaliste, ma certamentte più intriganti. Finalmente un'astronave che non sorvoli i cieli USA è già una bella novità; ma anche la gestione degli alieni a mo' di Brutti, sporchi e cattivi, con il loro brutale vivere nelle miserande condizioni in cui li hanno confinati gli umani, quasi a esaltarne quel disgusto superficiale che la loro forma già provoca.
Ma al di là della falsa asetticità con cui gli uomini trattano i loro ospiti (nei contesti ufficiali definiti con ossequiosità formale "non-umani"), lo spirito dei terrestri è un mix di sordido apartheid (segregazione razziale: non a caso la vicenda si svolge in Sudafrica), per cui nel Distretto si svolgono operazioni in un tentativo apparente di salvaguardare i diritti degli alieni ed evitare violazioni, ma in realtà si sta attuando una evacuazione forzata con personale militarizzato, pesantemente armato e aggressivo; e bieco cinismo che non ha colore nè confini e coinvolge tanto i Governativi con i loro esperimenti illeciti quanto la banda di Nigeriani che gestisce il mercato nero di cibo per gatti, di cui gli alieni sono ghiotti.
Girato con uno stile documentaristico, il film si presenta con con riprese simili ad interviste, approfondimenti giornalistici e video di telecamere di sorveglianza, così da ampliarne la verosimiglianza.
Resta un bell'inizio di carriera, devo dire però non confermato dal successivo (e deludente) Elysium.
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