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Polytechnique

Regia di Denis Villeneuve vedi scheda film

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La recensione su Polytechnique

di ClintZone
8 stelle

Villeneuve imita Gus Van Sant a livello stilistico e anche lui decide di raccontare un tremendo fatto di cronaca. Una strage avvenuta nel 1989 che ancora oggi si ricorda con molto dolore.

Villeneuve ci racconta in maniera lucida e chiara i tremendi fatti accaduti nel 1989, una strage vera e propria al Politecnico di Montreal. 

In pratica un ragazzo con profondo odio verso il mondo delle donne in particolar modo verso la "classe" delle femministe decidere di ucciderne quante più possibili. 

Il ragazzo infatti non ucciderà nessun ragazzo, ma farà una strage di ragazze e motiverà la sua strage attraverso delle lettere. 

Villeneuve a livello tecnico già qui è praticamente perfetto, oggi è arci conosciuto per aver diretto "Blade Runner 2049" ma già da questo film dimostrava di avere mano sicura e un mestiere che poteva senza ombra di dubbio elevarlo ad uno dei registi più importanti degli ultimi anni. 

E' vero che in questo film Villeneuve imita a livello di regia un pò troppo Gus Van Sant, ricordiamo infatti che anche Gus Van Sant aveva raccontato di stragi avvenute alle scuole con il suo capolavoro "Elephant", e anche Gus Van Sant aveva adottato uno stile puramente sperimentale rispetto allo standard del cinema "comune". 

In ogni caso "Polytechnique" è un film che porta a profonde riflessione, sopratutto da parte di chi è sopravvissuto alla strage, non è un caso che alla fine la ragazza che diventa ingegnere vorrebbe scrivere una lettera alla madre dell'assassino che si suiicidò subito sopo la strage, sparandosi in testa con il suo fucile...dicendogli che in realtà e paradossalmente lui è morto suicidia e quindi ipoteticamente "libero", lei è viva ma non libera, non libera dalla paura, dai ricordi che gli suscitano orrori e traumi e dal ricordo di quel ragazzo, simbolo di odio verso una classe sociale. 

Un film da vedere con molta attenzione, girato benissimo, un bianco e nero fantastico, una fotografia spettacolare e una perfetta ricostruzione dei fatti così come sono andati, senza spettacolarizzare assolutamente niente, Villeneuve quindi realizza un film col tema delle stragi giovanili e lo fa alla maniera di Gus Van Sant, sperimentando ma non entrando mai nei dettagli ne nei minimi particolari, sostituendo quindi lo shock visivo con la riflessione, riflessione tanto drammatica quanto per alcuni anche scioccante. 

Un film che consiglio di vedere vivamente, un film che dovrebbe cancellare l'odio dalla mente di tutte le persone, perchè l'odio verso qualcuno o verso più persone può portare una mente a non rispondere più tanto razionalmente ed a commettere le azioni più atroci. Film da non perdere. 

ClintZone 

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