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Notorious B.I.G.

Regia di George Tillman jr. vedi scheda film

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La recensione su Notorious B.I.G.

di nickoftime
6 stelle

Vita e morte di Notorius Big, il rapper americano ucciso a soli 24 anni dopo aver inciso appena due album e venduto milioni di dischi. Una vita bruciata sulle strade di Brooklyn, dove il ragazzo si arricchiva controllando i traffici di droga del suo quartiere, e poi sui palcoscenici musicali della East Coast, dove divenne una specie di messia della scena musicale Hip hop.

Girato con uno stile che ricalca in parte la confezione patinata dei film musicali prodotti da Mtv (che però è estranea all’operazione), con i colori che si accendano e si spengono per segnalare lo stato d’animo del personaggio e le diverse situazioni ambientali, “Notorius” non riesce ad uscire fuori dalla logica del Biopic autorefenziale ed assolutamente rispettoso del soggetto che mette in campo. Così, a dispetto di una realtà che non fa sconti, e riesce a fare a meno anche dei suoi pezzi migliori (ricordiamo Tupak Shaker altro star costretta a pagare dazio), George Tillman Jr gira eliminando i dettagli più scabrosi ed addolcisce quelli necessari a far procedere la storia. Con queste premesse è inevitabile assistere al ritratto di un talento che non smentisce l’assunto di partenza e riesce a rimanere simpatico anche quando si abbandona alle proprie contraddizioni: la droga presente fin dagli inizi, ed un stuolo di donne sedotte ed abbandonate con la disinvoltura di un novello Valentino, non riescono mai a scalfire l’uomo, mentre il cantante ne esce sempre più corroborato, se è vero che, dopo l’ennesimo “infortunio”, Notorius decise di cambiare stile musicale, ammorbidendo i suoni ed alleggerendo i testi con una vena più intimista, ottenendo un successo per molti versi insperato (“Death after life”, pubblicato postumo vendette 10 milioni di copie).

Tenuto in piedi da una colonna musicale che funziona non solo dal punto di vista sensoriale ma anche da quello strutturale, la cui carenza si fa sentire soprattutto in fase di scrittura, per la necessità di alleggerire il minutaggio delle singole scene (il personaggio della madre si perde completamente mentre alcuni passaggi, soprattutto i dissapori con Tupak , rimangono di fatto non chiariti), Notorius deve molto alla fama del protagonista reale ed ad un sound che rimane in testa anche fuori dalla sala. Monopolizzato da attori afroamericani il film potrebbe essere un trampolino di lancio per una nuova generazione di attori, a cominciare dall’interprete principale, Jamal Woolard, in una versione riveduta di Forest Withaker, anche lui conosciuto grazie ad una biopic musicale (Bird di Eastwood).

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