La recensione su The Tree of Life

di tobanis

7 stelle

Indubbiamente non è facile classificare questa opera, che è più un’esperienza che un film. Tanti la potrebbero definire un bidone pazzesco, e finita lì. Invece non credo, pone poi parecchi piani di lettura. In pratica, se vogliamo, è la storia, ambientata in USA negli anni ‘50, di una famiglia, dove il padre è un deficiente, e il figlio maggiore, un cretino. Alla fine, si scuseranno l’uno con l’altro. Ma ovviamente non è solo questo, dato che è soprattutto un poderoso stream of consciousness, ma non solo questo, dato che è un continuo flash back, ma non solo questo chiaro, dato che per un credente è l’insieme delle domande che uno fa a dio per spiegare le ingiustizie. E non solo questo, è anche una fenomenale dimostrazione, da parte del regista, della sua incredibile abilità tecnica. E non solo, perché confluiscono immagini, musiche, situazioni, descrizioni. E poi chissà cos’altro.

A un ateo di ferro come me, parte del film interessa ben poco, però alla fine il mio dubbio è solo se è più giusto un 8 o solo un sette, e ho optato per il 7. Perché va tenuta in considerazione sì, che siamo davanti a un’opera d’arte (non c’è dubbio), ma come viene trattato o maltrattato lo spettatore, va messo in conto. Due ore abbondanti, non omogenee, dove ci sono momenti fantastici e altri oggettivamente molto noiosi. E’ stato fatto il paragone con 2001 odissea nello spazio. Là però lo spettatore si esalta, qua… è difficile. Non per colpa del regista, come detto, fantastico; non per colpa degli attori, che hanno dato il loro meglio. Brad Pitt è bravo e tremendo, Sean Penn il solito genio, i ragazzi, bravissimi; lei, la moglie, l’emergente Jessica Chastain, fantastica. Il finale, poi, è qualcosa di sublime.

Critica ebbra di gioia, pubblico un tantino spiazzato. Nominato all’Oscar come migliore film e per la regia, per qualche strano scherzo della giuria si sono dimenticati del cast. Il film intanto aveva vinto a Cannes. E’ stato però un flop al botteghino, dove non penso abbia attirato granchè.