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Bastardi senza gloria

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su Bastardi senza gloria

di ilconformista
10 stelle

Storia incredibile, in cui si intrecciano delle substorie all'apparenza sconnesse ma che confluiranno tutte in un unico punto nel mondo inventato in questo film da Tarantino. Siamo in piena Seconda Guerra Mondiale. Si inizia con Hans Landa, soprannominato "cacciatore di ebrei" che va a far visita presso la casa del signor LaPadite che nasconde degli ebrei. Landa fa quello che gli riesce meglio e si fa dire dove questi ebrei sono nascosti; li fa quindi fucilare ma una ragazza, Shosanna, riesce a fuggire. Andiamo ora dall'altra parte del globo, in America: una squadra, gli "Inglorious Basterds" capitanati dal tenente Aldo Raine vengono mandati in Europa per uccidere i nazisti ed ottenere i loro scalpi. Ritorniamo in Europa: Shosanna ha cambiato identità e ora gestisce assieme al suo fidanzato un cinema a Parigi. Qui viene "abbordata" da un soldato nazista, considerato un eroe per essere resistito da solo contro 300 persone nemiche; su di lui è stato fatto un film e tale soldato, Zoller, decide di inaugurare proprio la prèmière del suo film che lo vede protagonista nel cinema di Shosanna. Shosanna in realtà è contraria, ma siccome nel cinema sa che ci saranno i maggiori capi nazisti, decide di accettare e di tendere un'imboscata. Intanto un piano simile era stato architettato in America, la cosiddetta "Operazione Kino" che vede protagonisti i nostri Basterds che in un modo o nell'altro verranno a contatto proprio con Landa nel cinema di Shosanna.

Tarantino ha costruito una storia completa e direi anche perfetta e nel finale riscrive addirittura la Storia e la fine della Seconda Guerra Mondiale: una fine legittima e ragionevole, come aveva spiegato lo stesso Tarantino in una intervista a "Parla con me" di Serena Dandini qualche anno fa, dettata dal carattere dei suoi personaggi, cioè i personaggi prendono vita e forma e inevitabilmente si arriva a quella fine. I personaggi sono caratterizzati in maniera ottima: poche volte ho visto dei tratti così interessanti e qui mi riferisco soprattutto al colonnello Landa e a Shosanna, reso davvero affascinante (grazie anche, bisogna dirlo, alla particolare bellezza di Mèlanie Laurent) e risultando quindi un personaggio femminile di tutto rispetto (del resto il buon Quentin ha gusto nella scelta delle attrici e nella costruzione di personaggi femminili molto belli, come ad esempio capita in Pulp Fiction e Kill Bill). Lo stile poi del regista americano è sempre fresco e originale: continui rimandi al genere western e in particolare ai film di Leone specie nelle inquadrature o nelle musiche inserite nelle scene che prendono un valore epico, oppure c'è sempre intelligente ironia sui personaggi, ad esempio quando Aldo Raine (Brad Pitt) cerca di parlare siciliano con il colonnello Landa che invece si trova assurdamente a suo agio a parlare molte lingue, disorientando spesso i suoi interlocutori. Altro aspetto molto positivo: la direzione degli attori e la recitazione. Christoph Waltz è magnifico ed è stato giustamente premiato con l'Oscar, Brad Pitt dà un'ottima interpretazione e si vede che si è molto divertito nel fare il suo personaggio, Mèlanie Laurent eccezionale. 

Per me rimane il miglior film di Tarantino, per ora.

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