Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Premessa. Quando leggo (o sento, come in questo caso, dallo stesso regista) nella presentazione di un film, che si tratta di una storia vera, tendo a non vederlo. Io voglio fiction, belle storie di fantasia, non mi interessano le ricostruzioni, per quelle ci sono i programmi TV. Detto questo, leggo su questo film recensioni a quattro stelle come se piovesse. Sicuramente meritate. Ma francamente, a me, non mi ha fatto impazzire (a differenza della moglie del protagonista). Ci ho visto sbavature (che fine ha fatto il terzo testimone che dovevano cercare, l'ex pugile? si è perso nella sceneggiatura e ancora vaga, presumo), Henry Fonda è senz'altro molto dentro il personaggio, perfetto direi, grande interpretazione ma, scusate, è un pò troppo british per le mie aspettative drammaturgiche (provo a immaginare la stessa storia ambientata a Napoli e muoio dalle risate). Si piglia tutto senza mai incazzarsi, avere un crollo emotivo, niente. Dall'inizio alla fine del film ha l'espressione sbalordita di chi si trova dentro un incubo e si aspetta prima o poi di risvegliarsi (gli andrà bene, il vero colpevole per il quale è stato scambiato si fa prendere come un pollo, del resto rubava piccole cifre). Non lo so, mi rendo conto che sono ingiusto e sto giudicando 'di pancia', magari mi aspettavo qualcosa di diverso, certo però comunque che il film dura più del necessario e il suo essere tratto da una storia vera si sente. Non c'è compattezza narrativa, l'impazzimento della moglie sorprende, ma troppo, tutto sommato non si giustifica ai fini della storia nel suo complesso, non aggiunge nulla. La scritta finale che ci tranquillizza che la vera signora poi, dopo un paio d'anni (azz, mica pochi) s'è ripresa ed è tornata felicemente in famiglia, abbassa ulteriormente il livello della narrazione a semplice cronaca. Tre stellette, sorry.
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