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I'll Sleep When I'm Dead

Regia di Mike Hodges vedi scheda film

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Dom Cobb

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I'll Sleep When I'm Dead

di Dom Cobb
7 stelle

Misteri della distribuzione italiana. Se molte produzioni con grandi nomi, grandi budget (ma non sempre di altrettanto grande qualità) godono di grande visibilità, ci sono altrettante opere girate con perizia e professionalità che si debbono accontentare di una distribuzione asfittica, se non sempre più spesso restare totalmente inedite nel nostro paese. E non si tratta di misconosciute opere girate da altrettanto misconosciuti autori di chissà quali paesi, ma film che giungono da mercati cinematografici importanti, che possono anche vantare nomi di una certa notorietà tra il pubblico e gli appassionati. Questo preambolo casca a fagiolo per il film "I'll Sleep When I'm Dead", un thriller/noir che segue la tradizione del genere e che, in passato, ha avuto molti buoni esempi provenienti proprio dalla Gran Bretagna. Innanzitutto, il regista Mike Hodges è un veterano (un artigiano potremmo definirlo, nel senso migliore del termine) che spesso si è cimentato proprio con questo genere (ma anche con la fantascienza: un titolo per tutti "Flash Gordon" musicato dai Queen) e, in questo caso, si rifà - come trama - alla sua opera più conosciuta: "Get Carter", un piccolo cult del 1971 con Michael Caine come protagonista. Come per il film con Caine, anche in questo caso il protagonista è un gangster - Will (Clive Owen) - che dopo tre anni di assenza torna a Londra una volta ricevuta la notizia della morte (un suicidio) del fratello Davey (Jonathan Rhys Meyers). Will testardamente vuole scoprire le cause che hanno portato suo fratello a suicidarsi e contatta la sua ex-fidanzata, interpretata da Charlotte Rampling. La verità sarà sconvolgente: la sera prima Davey era stato violentato e, di conseguenza, si è ucciso per la vergogna. Indagando, Will scopre che il responsabile è un altro boss locale, Boad (Malcom McDowell) e la sua vendetta, oltretutto, viene ostacolata dagli altri padrini, che non vedono di buon occhio il suo ritorno in città. "I'll Sleep" è un noir che gioca tutto sulle atmosfere e sui gesti dei suoi protagonisti, che mostrano la loro vera natura man mano che la verità viene a galla . Insomma, non è l'azione - praticamente assente - che conta in questo caso, quanto i rapporti tra il protagonista Will ed i suoi vecchi "colleghi di lavoro". Hodges sceglie una regia tradizionale ma solida, impostando il film su un tono freddo e serio; anche Londra viene mostrata attraverso i suoi quartieri periferici, lontano dalle classiche immagini da cartolina o dai soliti monumenti che la rendono celebre: Hodges la filma come una city anonima e notturna, dove chiunque o uccide o viene ucciso. Clive Owen mette in scena uno dei suoi personaggi più spigolosi, sicuramente ben poco amabile dal pubblico: il gangster Will è un uomo che ha costruito una scorza, una corazza con la quale non far trasparire i proprio sentimenti, se non la tristezza e la rabbia per la morte del fratello: un personaggio tetragono quasi. Con i suoi modi sempre apparentemente calmi ma risoluti, Will ha come unico "scopo d'onore" vendicare il fratello. Quando entra in scena, Will conduce una vita appartata e solitaria: ha l'aria di chi ha in tasca pochi soldi, vestendosi con abiti dozzinali e abitando all'interno di un vecchio camper; invece, quando decide di portare a compimento la sua vendetta, si "trasforma": sbarbato e vestito con un elegante completo, Will recupera anche la sua vecchia auto, un'altrettanto elegante Jaguar MKII: insomma, per poter portare a termine i propri propositi, Will torna ad essere il gangster di una volta. Clive Owen è perfettamente in parte, avendo già dimostrato la sua propensione a recitare questo tipo di personaggio - oltre che in altri titoli -  già in un altro film di Hodges: "Croupier". Malcom McDowell recita nei panni del gangster Boad praticamente ad occhi chiusi, avendo a disposizione un personaggio praticamente cucitogli su misura: un uomo che sotto la facciata di danaroso possessore di una concessionaria Maserati, mostra la sua vera natura rancorosa e vendicativa. Lo stupro del fratello di Owen, infatti, è motivato non da interessi economici, ma da un malriposto senso di invidia e sopraffazione del vecchio gangster nei confronti del più giovane malavitoso. Quando poi il personaggio di Owen decide di passare alle vie di fatto, il film comunque evita la via più facile (e banale) dell'azione in stile "Il Giustiziere Della Notte", preferendo seguire una strada comunque antispettacolare: Clive Owen penetra nella villa di McDowell e lo giustizia senza troppi complimenti all'interno del suo garage. Una volta portata a termine la sua vendetta, al gangster Will non resta che ripartire per la sua strada. "I'll Sleep", dunque, è un film di gesti e di atmosfere, sicuramente apprezzabile dagli appassionati del genere ma, che, più in generale, si rivela essere un'opera professionale e niente affatto banale. Per questo "meritevole" di così poca attenzione sul nostro mercato.

Clive Owen è il vendicativo gangster Will.

 

 

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