Regia di Steven Sebring vedi scheda film
Per conoscere meglio un personaggio mitico come Patti Smith, non è che il film sia un capolavoro, ma si adegua nell'intimo dei pensieri e degli incontri di questa artista, e lasciando solo una traccia sull'ovvietà dei concerti. I suoi affetti sia persi che presenti, le sue battaglie storiche che sono sempre nel nome della pace, un tracciato di più di un decennio, che il registe fotografo ha messo in luce in maniera appropriata e con conoscenza del personaggio proposto. Ne viene fuori un ritratto anche inaspettato e delicato, che riesce anche a commuoverci, nella forza che l'artista si è imposta davanti ai drammi che hanno attraversato la propria vita. E' un film documento che mette a fuoco la poetica che ha da sempre attraversato la vita di questa donna, e nello stesso momento ci porta dentro gli affetti intimi e familiari che l'hanno da sempre accompagnata, e questo per noi è senz'altro un volto nuovo che i media non ci hanno mai trasmesso; bellissima la frase che un poeta ha scritto per lei: Lascia chi è morto al suo percorso e tu torna ad affermare la tua passione per la vita.
Patti accenna in un momento del film una canzone di De Andrè con il suo accento americano, ma molto commosso.
Una carellata fatta con vera amicizia di più di un decennio della vita della grande Patti
Ha saputo cogliere dei momenti privati e bellissimi di questa artista incotaminata dai vizi che hanno afflitto i grandi degli anni '70
Davvero scopriamo una persona pettica delal nostra storia modena
Un grande della musica
Si riconosce benissimo in un duetto conla chitarra
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