Espandi menu
cerca
Tropic Thunder

Regia di Ben Stiller vedi scheda film

Recensioni

L'autore

valerioexist

valerioexist

Iscritto dall'8 dicembre 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 16
  • Post -
  • Recensioni 165
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Tropic Thunder

di valerioexist
8 stelle

Ben Stiller dirige un commedia che parodizza i war movie senza però sdrammatizzare e deridere principalmente il concetto di guerra, bensì indirizzando la sua satira contro Hollywood ed i war movie stessi, allo stesso maniera con cui anni prima fece con il mondo della moda dirigendo “Zoolander”.
Tropic Thunder è un film sul cinema e le sue manie e i suoi vizi, mi azzardo a definirlo un “Boris” tutto americano in cui al posto della fiction melensa nostrana ci sono i vari soldati Ryan e Platoons d’oltreoceano.
Vari attori di diversi generi ma con analoghe manie, si trovano ad essere i protagonisti di un film di guerra nel sud-est asiatico; il regista ed il veterano autore del libro da cui il film avrebbe preso spunto decidono però di far vivere loro una vera guerra, spedendoli da soli in una jungla isolata abitata da veri guerriglieri asiatici. Nonostante fossero stati avvisati di ciò continueranno per buona parte del tempo a credere che si tratti di finzione.
Tra le varie buone trovate del film, degno di nota è l’attore interpretato da Ben Stiller, una star da action movie che cercò la nomination interpretando Simple Jack, un ragazzo drasticamente ritardato; e finalmente qualcuno mette su celluloide un fenomeno che ho notato da solo per anni, ovvero come si tenda ad idolatrare la recitazione di qualsiasi attore che per un momento vesta i panni del andicappato; ed i vari esempi storici sono riportati all’interno del film (ma se ne possono contare vari anche in Italia). Jack Black interpreta un attore comico e segretamente tossicodipendente che ha avuto la sua fama con una serie di film intitolati “The Fatties” che puntano ad una risata facile basata su di lui che interpreta tutti i componenti di una famiglia di scorreggioni (un po’ alla Eddie Murphy ultimo periodo); mentre Robert Downey Jr è impagabile nel ruolo di un attore biondo ossigenato con gli occhi azzurro ghiaccio che viene spinto dal metodo dell’immedesimazione a fingersi nero nell’aspetto e nei comportamenti. Divertente, anche se la gag del bianco che si finge nero non è che sia un copyright di Stiller, l’abbiamo visto fare da Ali G, da Carmen Electra nel film di Jenny McCartey (guardate che razza di immondizia che tiro fuori) e da innumerevoli filmetti del cavolo americani.
Tropic Thunder doveva vedere la presenza di Owen Wilson, ma siccome che l’amico biondo di Stiller ha provato ad ammazzarsi hanno pensato fosse meglio sostituirlo con uno uguale a lui (Matthew McConaughey).
Col suo quarto film da regista Ben Stiller si rifà un po’ delle sue ultime due pellicole un po’ fiacche, usa un umorismo spesso intelligentemente demenziale che però in un paio di momenti perde quell’avverbio iniziale: Tom Cruise nel ruolo dell’inizialmente irriconoscibile produttore ciccione pelato fa ridere a tratti, considerando che sono per lui le ultime risate basate unicamente sul fatto che balla da negro.
Gli americani si fomentano, applaudono e si sganasciano dalle risate non appena vedono qualcheduno che balla, specie se musica black. È più forte di loro, volano fischi ed urli d’approvazione, per loro è il massimo, così come lo slapstick e la gente che va a sbattere velocemente da qualche parte. Se poi in un film ci metti uno che scureggia siamo a cavallo. Avendo visto questo film a New York il giorno in cui è uscito, è stato un po' avvilente per me ridere alle stesse battute che avevano oltremodo divertito i tizi dietro di me che, durante i trailer prima del film (quelli veri, non quelli finti del film) si erano sganasciati dalle risate davanti alla pubblicità del nuovo obrobrio partorito da quei mentecatti di Aaron Seltzer e Jason Friedberg (si chiamerà Disaster Movie, ed ucciderò chiunque lo vedrà qui in Italia). Ma è stato anche divertente vedere come, durante il finto trailer del film di Jack Black sulle scureggie, loro non sapevano se ridere perchè faceva ridere, o se sentirsi in qualche modo offesi perchè quella scena stava offendendo il loro genere di comicità preferita. Ma razzismi a parte: Ben Stiller sembra aver capito come funziona. L’operetta gli è riuscita bene ed ha messo in conto ogni genere d'umorismo pecoreccio (dopo tutto è simpatico assai, ma è sempre quello a cui si vedevano i testicoli impigliati nella zip a "Tutti Pazzi Per Mary", mica Petrolini).
Comunque non c'è niente da fare, sarà banale quanto vorrete, ma la locandina coll'esplosione di sfondo fa sempre la sua porca figura.
ah, Jack Black sta svaccando e sta diventando più boro di prima!
Il film uscirà in Italia il 30 di Ottobre ed ho scoperto con magna sorpresa che non gli tradurranno il titolo! Se ne fugge così la mia paura di trovarmi la locandina uguale ma con scritto “Una guerra di Matti”
Voto: 7 ½

VL

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati