Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Per restare su memorie cinefile, poteva intitolarsi anche "THE CHINA CONNECTION". Ottimo thriller ciminiano: dinamico, ironico, spettacolare, teso, violento. A tratti anche politicamente scorretto, ma non mancano i contentini edulcorati. Rourke, sopra le righe ma non ignobile, interpreta una sorta di "Popeye" Doyle che sguazza (dolorosamente) nel kitsch di una New York anni '80, segnata tanto dal made in China quanto dall'edoismo reaganiano. Se il regista ed il protagonista avessero continuato questo percorso, sarebbero rimasti più a galla nel jet-set ...
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