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Lezioni di felicità. Odette Toulemonde

Regia di Eric-Emmanuel Schmitt vedi scheda film

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La recensione su Lezioni di felicità. Odette Toulemonde

di bradipo68
6 stelle

Amelie Poulain una ventina d'anni dopo.E ha anche due figli(il maschio è gay tanto per rimanere politically correct):la protagonista di questo film Odette Toulemonde è malata di ottimismo(malattia a dire il vero poco contagiosa),addirittura quando è particolarmente felice agita i piedini e si mette a volare,novella Mary Poppins.Una sorta di donna delle fiabe a metà tra la Biancaneve appena svegliata dal principe azzurro e la Cenerentola che finalmente ha ritrovato la sua calzatura preferita.E tanto per rimanere in tema di favole lei,che lavora al reparto cosmetici di un centro commerciale e che cuce costumi da night,conosce il suo scrittore preferito,autore di romanzacci d'appendice color rosa.Quanto è più solare e spensierata lei nel suo appartamento modesto ma dignitoso tanto è ombroso e saturnino lui,depresso con una vita sentimentale che gli ha regalato solo lividi al cuore,una moglie che lo tradisce con uno dei suoi massimi detrattori,sofferente per essere scrittore troppo popolare e di basso livello per le sue inconfessate ambizioni artistiche( amio parere particolare piuttosto autobiografico per lo scrittore e commediografo Schmitt qui anche regista).Ma Odette piano piano riesce a fare breccia nella scorza dura di lui...Il film riprende l'ottimismo sfacciato che caratterizzava Il favoloso mondo di Amelie di Jeunet pur essendo cinemaograficamente meno sofisticato.Mette in scena le nevrosi della società moderna a cui si contrappone il sogno,la possibilità di cantare e di volare,è uno di quei film in cui marzullianamamente si afferma che i sogni aiutano a vivere la vita.Ma la vita non è un sogno.Particolarmente bravi i due protagonisti ed azzeccatissimo il folto gruppo,un vero e proprio coro polifonico di personaggi secondari che colorano e danno spessore al film.Totalmente riservato agli ottimisti per natura.Astenersi pessimisti di lungo corso.Il film potrebbe provocare effeti collaterali irreversibili.Ma il fantasma di Amelie aleggia troppo da vicino per non sentire l'amarognolo retrogusto del deja-vù ....

Su Eric-Emmanuel Schmitt

la regia di un film surreale è ad alto tasso di ridicolo involontario,qui  pur con le sue igenuità funziona...

Su Catherine Frot

molto brava

Su Albert Dupontel

ottimo anche lui

Su Jacques Weber

bravo

Su Fabrice Murgia

funziona

Su Nina Drecq

non male

Su Camille Japy

ok

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