Regia di Marc Forster vedi scheda film
Daniel Craig mi va anche bene come 007, però questo James Bond che sorride sempre meno, non ironizza neanche per sbaglio, è sempre incazzato marron (quell'altro colore non si può più usare), a letto si da da fare solo a Pasqua e a Natale, no, francamente non mi piace molto. Come giustamente notato da molti altri utenti, è un altro Bond, forse un cugino decisamente più rozzo e rissoso ed un tantino più sfigato.
Però, Bond in se è certo una parte importante della saga di 007, ma non determinante: l'altra metà del cielo è costituita dalla vicenda narrata nel film. Le due cose possono tenersi in equlibrio a vicenda: se la trama fa schifo, magari un buon Bond risolleva la baracca; viceversa, un Bond antipatico e deludente può essere compensato da un ottimo intreccio. Agli estremi opposti, possiamo avere un capolavoro (ottimo personaggio e ottima trama) o una ciofeca (scarsi sia l'uno che l'altra): con Quantum of Solace, per dirla con Corrado Guzzanti, siamo alla "seconda che hai detto".
Dopo poco più di un'ora e mezza di film, avevo la testa rintronata da cazzottate, sparatorie, vetrate in frantumi, infiniti crash test (con pubblicità negativa all'industria automobilistica italiana, perché le Alfa Romeo, purtroppo, le avevano i cattivi e venivano ridicolizzate dall'inglese Aston Martin) ed ero li a domandarmi, come un bischero: "ma di che ca...volo parlava questo film?" e ancora "chi ca ... volo era tutta quella gente che entrava a ripetizione nella vicenda e ne usciva quasi subito, generalmente con le gambe in avanti?". Soprattutto, la domanda finale da 100 milioni di dollari: ma i cattivi, si può sapere che ca ... volo avevano intenzione di fare? Mi è parso di capire, in mezzo a tanta confusione, che volessero accapparrarsi l'appalto mondiale per la fornitura della gazzosa, ma spero di aver capito male.
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