Espandi menu
cerca
Un viaggio pericoloso

Regia di Walter Hill vedi scheda film

Recensioni

L'autore

rocky85

rocky85

Iscritto dal 30 maggio 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 49
  • Post 3
  • Recensioni 294
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Un viaggio pericoloso

di rocky85
8 stelle

Walter Hill è stato (ed è tutt'ora) uno dei più grandi autori del cinema americano per quanto riguarda i film di azione. Erede e allievo di Sam Peckinpah (per il quale Hill sceneggiò, agli esordi, il capolavoro Getaway! del 1972), si è distinto negli anni per una grandissima attenzione alle ambientazioni (urbane, metropolitane o quelle dagli spazi aperti tipici del genere western). Autore di film di riconosciuta fama (Driver l'imprendibile, I guerrieri della notte, I guerrieri della palude silenziosa, 48 ore e I cavalieri dalle lunghe ombre solo per citarne qualcuno), è sempre stato ostinatamente coerente alla sua idea di cinema, finendo col pagare questa sua "antimodernità" con l'allontanamento dalla Hollywood che conta. Così, dopo una serie di insuccessi, agli inizi del secondo millennio Hill abbandona momentaneamente il cinema per dedicarsi alla televisione. Da questa nuova esperienza, nasce la serie tv Deadwood della HBO, vero e proprio moderno cult per gli amanti delle produzioni seriali e per i fan del western. Permettetemi di aggiungere, come premessa, qualche parola in più proprio su Deadwood, una serie a dir poco rivoluzionaria per il panorama televisivo statunitense. Walter Hill, in realtà, è stato il regista ed il "consigliere di produzione" soltanto per il primo (e splendido) episodio, ma ha influenzato notevolmente il successivo sviluppo della serie, con una impostazione "sporca e violenta" e la scelta di alcuni interpreti tipicamente "hilliani" quali Keith Carradine (uno strepitoso Wild Bill Hickock) e Powers Boothe. Deadwood non propone una netta distinzione tra buoni e cattivi e presenta una carrellata di personaggi ambigui ed interessantissimi, sui quali troneggia il cattivo Al Swearengen interpretato da un monumentale Ian McShane. 

Il successo di Deadwood riporta l'attenzione del pubblico americano sul genere western, attenzione che si sviluppa anche e soprattutto a livello televisivo. Molti film per la tv sono stati realizzati negli ultimi anni, la maggior parte dei quali dimenticabili. Una delle eccezioni, però, è Broken Trail - Un viaggio pericoloso, una miniserie in due puntate (per la durata complessiva di tre ore) prodotta e diretta proprio da Walter Hill. La storia è quella di due cowboys, il vecchio Prent Ritter (Robert Duvall) e suo nipote Tom (Thomas Haden Curch) i quali, durante un viaggio per portare a destinazione una mandria di cavalli, incontrano sulla loro strada un gruppo di cinque giovani donne cinesi, acquistate e dirette ad un bordello locale. I due rudi uomini prendono a cuore le sorti di queste giovani e innocenti fanciulle, e si scontreranno con chiunque voglia far loro del male. Broken Trail è un western dallo sguardo classico, che prevede una netta e facile distinzione tra buoni e cattivi ed una fotografia aperta ai grandi spazi. Un western volutamente lento e soave, interrotto raramente da brevi intermezzi violenti. Walter Hill è "cocciutamente" antimoderno, sia nella forma e nello stile registico, e sia nel contenuto. Uomini tutti di un pezzo, che rispettano ancora antichi codici morali; uomini disposti a sporcarsi le mani ed anche ad uccidere pur di schierarsi dalla parte dei più deboli. "Non eravamo in cerca di cinesine o di prostitute con il naso rotto, ma è capitato così e a volte non si può fare altro che lasciarsi trasportare dagli eventi", afferma il vecchio Prent Ritter, interpretato da un maestoso Robert Duvall, interprete magnifico in grado di rendere tutte le sfumature (dolente, malinconico, allegro e burbero) del suo personaggio. Gli fanno da spalla un bravo Thomas Haden Church e la rediviva italo-australiana Greta Scacchi. Così naturale, lento e contemplativo, così lontano dagli schemi moderni, Walter Hill va ostinatamente per la sua direzione; sa a chi rivolgersi e sa cosa dirgli. E, se fossimo nel vecchio West, non ci resterebbe che toglierci il cappello in segno di rispetto.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati