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Cemento armato

Regia di Marco Martani vedi scheda film

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La recensione su Cemento armato

di mc 5
4 stelle

Gran brutta esperienza la visione di questo film. Evidentemente il mio intuito non funziona piu' come una volta. Ho sperato fino all'ultimo di imbattermi in un secondo "Arrivederci amore ciao" e invece...lasciamo perdere. Sono uscito dalla sala con un senso di fastidio notevole. Ho appena citato il bel film di Michele Soavi: ecco signor regista Marco Martani, impari da lui come si fa un thriller-noir, impari la sceneggiatura, impari i tempi, impari i dialoghi, impari la scelta degli attori, tutto insomma. Il film vorrebbe raccontare una storia trucida ambientata nella periferia romana piu' lontana e dimenticata...e invece ci si trova di fronte a quella che un buontempone ha definito "la versione gotica di Notte Prima Degli Esami". E' risaputo infatti che buona parte del cast (regìa-sceneggiatori-attori) proviene dai fasti del filmaccio appena citato e, come se non bastasse, gli autori avevano già "scritto" (scritto è una parola grossa) diversi cinepanettoni natalizi. Qualche demente ha parlato di riferimenti al cinema d'azione americano anni '70 (sorvoliamo) e qualche folle ha tirato in ballo le periferie pasoliniane (povero Pasolini!!). Ho scritto di recente, a proposito di "Michael Clayton", che è bello vedere la gente comune in fila nelle multisale per quel genere di film; ora mi ritrovo ad esprimere il concetto opposto: sarebbe triste se un prodotto scadente (meglio: avariato) come questo trionfasse nei multiplex, molto triste. Shakespeare da fotoromanzo, a tratti sembra di essere in un incubo tipo una puntata delle peggiori fiction poliziottesche della peggiore tv. Sceneggiatura TOTALMENTE IMPROBABILE. Personaggi costruiti malissimo, come fossero gusci vuoti riempiti di sostanza scadente e riciclata, che contribuiscono a rendere il tutto superficiale ed improbabile. Se proprio dovessi salvare qualcosa, salverei senz'altro il buon Ninetto Davoli, che riesce ad essere bravo nonostante il guazzabuglio che ha intorno. Sono stato troppo cattivo? beh, l'affondo me lo sono tenuto per il finale. Carolina Crescentini (di cui ignoravo senza grossi traumi l'esistenza) recita appena dignitosamente pur con una parlata un pò "gnègna" tipo quella di Asia Argento. L'eroe delle teen agers Vaporidis è totalmente fuori parte: che torni ai suoi liceali-macchietta e ai suoi esami del menga, e lasci perdere i ruoli drammatici, per i quali non ha la stoffa. Faletti. Ahi, ci siamo. Qui consentitemi un outing liberatorio: non l'ho mai sopportato. Ricordo ancora con disgusto la sua partecipazione "destabilizzante" (ma de che?) a Sanremo con quella trovata "anarco-reazionaria" da telegatti che si chiamava "M i n c h i a Signor Tenente". Poi venne il successo letterario, a cui non ho contribuito, evitando con cura di leggere i suoi romanzi. Ora si è dato anche al cinema, settore del quale rappresenta la negazione assoluta: il suo modo di parlare e di esprimersi sullo schermo è IRRITANTE.
Film sconsigliatissimo.

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