Regia di Todd Haynes vedi scheda film
Forse è un insulto il giudizio sufficiente per un film che chiede evidentemente di essere adorato o odiato; ma io lo vedo soprattutto come un'occasione mancata, un "onesto tentativo" di esprimere artisticamente ciò che è già artistico di per sé, di fare un grandioso omaggio al fenomeno vivente (o da baraccone?) Dylan con un un'opera illimitata, caotica (o una baracconata). Il risultato è affascinante ma anche difficile da digerire; resta il sospetto di una certa supponenza verso il pubblico.
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