Regia di Tom Tykwer vedi scheda film
Dopo aver visto per due volte l'inizio di questo film (ma esserne tanto stufata da non proseguire!), ho deciso di ritentare una terza visione, spinta specialmente dall'opinione di un amico che ha trovato questo film sublime e da quella di mia mamma, che, invece, lo ha trovato angosciante. Dal canto mio, "Profumo - Storia di un assassino" non è né sublime né angosciante.
La storia di Grenouille è un buon miscuglio di ossessione e depressione, ma nulla di così efficace o totalizzante. Inoltre, trovo insensato il titolo, in quanto certamente il giovane è un assassino, ma in senso lato: uccide per far rinascere il profumo ideale, quello di una giovane donna che vendeva frutta. Peraltro, sembra che il vuoto interiore di Grenouille lasci un'impronta su ogni persona che incontra, tanto che tutti coloro che entrano in contatto con lui hanno una fine funesta.
La lunghezza esagerata appesantisce oltremodo la pellicola, con fatica ho mantenuto viva la mia attenzione e ho trovato lo sviluppo della trama piuttosto banale, anche nella scena finale, in cui Grenouille trova la morte là dove era nato e per mano dei suoi simili, ovvero persone vuote e moralmente basse.
A mio avviso, Tykwer non riesce nel suo intento e mette in scena un film mediocre e personalmente trascurabile.
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