Regia di Michael Winner vedi scheda film
Pellicola decisamente bizzarra che sembra più europea che americana. Lo script parte in modo molto blando ricordando “Rosemary’s Baby” e soprattutto “L’Inquilino del terzo piano”. In questa prima parte vengono mostrati una serie di personaggi decisamente “fuori di testa” con scene che oggi la Universal non avrebbe il coraggio di mettere in scena (vedi l’orgia del vecchietto; o la scena in cui una donna si masturba davanti alla protagonista). Da segnalare, in queste battute iniziali, la massiccia presenza di Burgess Meredith (indimenticabile manager di “Rocky”) che gigioneggia per tutti i minuti in cui viene ripreso dalla mdp. Dopo questa prima frazione, l’opera prende una piega da thrilling paranormale introducendo una serie di aspetti che influenzeranno Lucio Fulci (vedi l’idea del casermone costruito sopra la porta dell’inferno; vedi la scena finale con la sentinella con gli occhi bianchi stile la cieca de “L’Aldilà”). Si segnala anche qualche spruzzatina gore e un finale memorabile. Interessantissimo il cast artistico soprattutto per quel che concerne gli attori di contorno. Oltre al citato Meredith, infatti, troviamo colossi del calibro di Eli Wallach (il migliore dopo Meredith), Arthur Kennedy (conosciutissimo dagli amanti di b-movies alla matriciana), Beverly D’Angelo (non è proprio un colosso, però saprà farsi valere in opere successive), Christopher Walken e Jeff Goldblum (questi ultimi due sprecati in ruoli da comparsa).
Regia non straordinaria, ma capace di graffiare in vari momenti (la sequenza migliore è senz’altro quella finale). Colonna sonora così e così. Bene il make up, presenza di vari nudi femminili. Vale la visione. Voto: 7+
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