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Un giorno per sbaglio

Regia di Julian Fellowes vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un giorno per sbaglio

di Lina
4 stelle

Film interessante, ma molto singolare che dopo esser stato guardato, fa rendere conto di non avere molto senso. E' assai contorto, controverso, inverosimile ed irrisolto. Che sia di stampo inglese si avverte dai toni malinconici del soggetto e dal tocco un po' freddo che caratterizza tutti i protagonisti della storia. Inoltre la tematica affrontata, non viene approfondita bene e proprio quando si attende la svolta finale o un colpo di scena che in qualche modo sistemi le cose come dovrebbero essere sistemate, ci si rende conto che non accade proprio nulla e che tutto rimane immutato nella sua bizzarra forma piatta: dalle forze dell'ordine che fino alla fine non vengono a scoprire la vera causa della morte del domestico di Anne e James, alla stessa incapacità di Anne, nonostante i forti sensi di colpa che ha, di confessare la propria responsabilità a riguardo e dall'infedeltà che ancora Anne confessa al marito James, al fatto che questi accetti la cosa senza tentare di riconquistarla mirando invece a proteggerla ed aiutarla comunque. Ed anche allora Anne non sembra essergli granchè grata e non tenta di farsi perdonare o di ricostruire le cose con lui, ma sceglie di rimanere col suo amante. Al limite dell'assurdo poi alcuni fatti: la domestica e moglie dell'uomo che Anne ha ucciso, anche quando viene a sapere la verità, non vuole affatto che venga offerta giustizia al marito, ma anzi, copre addirittura Anne davanti ad un poliziotto e ancor più ridicolo appare James quando va in ospedale a trovare Bill, l'amante di sua moglie, chiedendogli mentre sta morendo di tumore, se può fare qualcosa per lui, come se fossero quasi amici... vien dunque fuori un ritratto strano ed ambiguo di questa coppia inglese che proprio non si capisce più ad un certo punto che tipo di rapporto abbia e quali sentimenti provi veramente. Purtroppo quindi, ciò che non funziona nel film, è proprio il modo in cui compie il suo complicato lavoro d'introspezione psicologica sui protagonisti principali poichè presenta delle situazioni oscure che non si risolvono mai e pone dei quesiti a cui davvero non offre mai una risposta.

 

Tom Wilkinson

 

Apatico ed insipido.

 

Emily Watson

 

Imbambolata e poco espressiva.

 

Rupert Everett

 

Trattenuto e monocorde.

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